LIBRO DECIMOTERZO. ^ fo Santa Chiefa , non derilione appreffo al mondo di vna troppa dimoitrata debolezza . Fù l’officio al Pontefice inrifpofta , per quello fù detto, Che fi come la República sera in ogni tempo humilmente r affé mata al z,elo de'Santi Pontefici nel procurar la concordia de'Prenctpi Chri* °rfp¿ fi ani, così nulla fidifgiugneua meno allora da pi et oft pentimenti della Beatitudine Sua. . Godere infinitamente perciò de il'applicar ione y eh'e Ila ne tene a , e dell a mifsione , che hauea via fatta di vnNuntìo dpoflolìco in Francia , edinìfpagna , per indurre quelle Corone vn gtornoinpace . Che fifarebbonoportatia'proprij Ambafciatori nell' ifleffe Corti gii ordini in conformità, e che allaS antità Suafe ne man-daua/vno (tr aordinario, per e [primerie più al viuo ancora la fua pron-teZjZ¿a, e con la conchiufione dellapace del Chriftianefimo, appuntare infierne ciò che fofse[iato btfogno di deliberare di Cernia, e Rattenna 3 fempre con ofsequiofo defiderto dei (mi compiacimenti. Subitodecretatofi l’officio, fubitofuui eletto Gai paro Conta- Gafaro rini in Ambafciatore, che anco in momenti partì, e che bentofto cZlQcL fu à Roma, e dinanzi al Papa . Ma, nè l’officio del Senato, che gli ¿¡J* * ^ peruenne col mezzo del Nuntio, qui dimorante; nè meno il Con-tarini in lunghe vdienze poterono ammohre, nè fofpendere la rigidezza di Clemente, Ora mentre che egli procedea con termini tali verfoi fuoi Prencipicófèderati, e iacea difeernere più fempre chiaro da1 mendicati prefetti , che certamente inclinauaàfegre- Ì;arfi da loro, ed à congiugnerfi con Cefare, Pefèrcito Imperia- e, che sera già tratto fuori di Roma, ingroffatofi di luogo inImperiatt luogo di molte altre genti, entrò nel Regno di Napoli, (^iuti *«*»»»«» Capitani, ridottifi in Confulta, e difeordi vn pezzo foprale loro mn° * rifolutioni , finalmente concordarono , di andará piantarfi non lungi da’nemtei in vn forte alloggiamento,per ftar’iui attendendo que’vantaggi, che porgeife loro, ò l’impatienza, ò I’eftenuatione d’effi -, non già per affalirli in Campagna aperta con perìcolo, e fortuna pari. Così deliberato, così anche andati verio Terra di Lauoro, giunti à Troia, v i fi fer marono affine di prender lingua, e prouederfiàbaftanzadivittuaglie. JVnS!** Ma, li come viaggiando effi per il lor dominio, confidauano di riportar commodi, e vantaggi dalle dilationi, non elle così pia-ceuano,né confermano à Lautrech . O chefoffefianco , òcheil ‘ RéFrancefcononpiùappIicaiTeinteramenteà quella guerra,gli fcarfeggiaua la Maeftà Sua li più neceffari; foccorfi. Il Paefe non potea fumminiftrargli à fuíficienza iviueri. Trouauafi continua- prouedu-mente circondato da difficoltà, e incertezze ; onde non fu mara-10 * triglia , che differente di Stato, anche da’fuoi nemici differente-mentedeliberaffe . Deliberò di andar’ad attaccarli, douerano, Uccaruth fpe-