LIBRO Q_V ARTO. 149 €’tò, che non deue, e tr afe arando il douutogli. T* rouarfi conuinto il Et oppu-Triuifano nelle Jue proprie dtfefe. Se già conofceail pericolo d'effer facilmente dagli argini colto y e berfaghato, perche non andar fi frequentemente mutando da luogo à luogo, in vece di fermar fi continua-mente in vn folo, & incitare t nemici ad appo [tarlo, affalirlo, e combatterlo a loro piacimento. Efferfi, non folo fermato, ma piantato in modo, da non poteruifitogliere, quando anco vi fojje fiato coftretto. Hauere fabbricato il Ponte. Hauergli impegnate fitto le iftejfe Galee hauer le condannate à non poter difender fi. Aientrei mede fimo haueuagià proteftato alGouerno li fopraftanti difa[iri, perche non temerli ? Perche non temerli almeno, quando intefofi dal Senato , che haueano i Ferrare fi principiato ad ergere il B a filone , e confideratogli di ritirar fi all’ingiù con tutta l* Armata, egli, in vece , v'incatenò le Galee, efipriuò da fe mede fimo del moto, e delta liberi ài Hauer fatto, è vero, confiruire il Ponte in tempo, che L* acque non eccedeuano l’ordinario fegnojvta perche non dubitar con la fi agione ¡naturalmenteprocliue, e difpoffa àpiouere, che di momento in momento non vi fòprauueniffero tefcrejfenzje ? O almeno,perche^dopo altamente foprauuenute, non valerfeneà fuoprò ? Perche non pre-uenii^èi nemici, e tagliandogli argini, e tutto it paefe mondando intorno , non i sformar li ad allontanar fi, ed à correre in F errar apiit, che in fretta-, egliintalguifaconferuandofi padron del fiume \ ed e fi-fi pr 'mandofi della Campagna , ed afsediandofi da loro mede-fimi. Queite ,& altre pungenti querele, che nelPimpeto deH’mue-hirenontrouauan limite, preualfero finalmente nel concitato Gouerno. Obligò con decreto pofitiuo il Triuifano à Soggettarli alla Carcere,per difcolparfi. Commifeagli Auogadori del Comune , che doueiTero in quindici giorni perfettionare il procedo -, Dettino Giudice il Maggior Con figlio, e venne confi- Ver lo che. nato il reo per tre anni fuori della Patria, eleggendoli in fuo 'viene efi- Hato per , » » annitre' Padoua. luogo Pietro Balbi, che trouauafi pur’anco nel Capitaneato di ami tre. bì eletto Faltofo in tanto Alfonfo, Duca di Ferrara, di sì bel colpo lor- Generale. titogli, feorfe gli argini del Pò all'ingiù ; prefe Loredo, & hau- n ^ rebbe fatto degli altri progreliì, fe nel punto ItelTo, cheanda- fonfopren-uali premeditando, non gli follerò, à guifadel Sole, quandoé ^ L0mÌ0, troppo ardente, inforte deli'ombre improuilèà contaminarlo. Le militie del Pontefice, e del Ré di Francia, vennero tra loro Glifi sbandile contefe, per lo che allontanateli dal di Jui Stendardo, gli le- dtid°i%Ì% uarono la maggior parte delle forze, e gli mitigarono li conce-f di tun» puti arditi penfieri . All’incontro il Gradenigo di qua dal Pò con le fue militie, e con quell’altre infieme, che in efecutione degli aa.