¿38 DE’FATTI VENETI fi ,• non già punto difofpenderla dalle prouiiloni, che per ognirif-petto fi conueniuano alla guerra immenfa . Non ceffaua mai di vemt”* rncc°glier genti, e di premunir! Luoghi più minacciati , e gelofi. Miraua principalmente à quelli } ch'erano itati combattuti ancora ; poiché quando principiano à correre icattiui humori in vna parte,iempre naturalmente v’inclinano . L’IfoIa di Corfù, le due Geiofìe di Città di Romania, e Maluafia , poteuan’effere fàcili attratiue di Canditi, replicati trauagli.Più ancora mofefti fi hebbeoccaiìonedi temer-ne_inCandia,apprendedofì più de’medefimi nemici gli fudditi vacuanti,e inqiiieti.Sentiteiì colà le già patite inuafioni di Corfù, e deJI’IfoJe dell’Arcipelago,e correndoui le voci à prima itagione d’ vna formidabile Armata Ottomana,serano molto cómoffii buoni àtemerla;Ii perfidi à bramarla, e da queltimal leininati terreni prinipiauano à pullulare oramai peflìmi concetti di aperte braccia ad ogni nemica comparfa . Le principali Città , doue prefiedeua il MagiitratoRapprefentante,tofto repreifero con la loro fedele coftanza quelle infedeli difpofitioni * Mandarono qui à Venetia Ambafciatori à proteftar'il loro incorrotto ofTequio,& ad implo-. che fi (oc- rar la publica paterna aiTiftenza ; onde il Senato à mìfura del peri-co^. colo vi allargò la mano; Confolò predilettamente gli Ambafciatori , e fcriffe al Capitano Generale, Vincenzo Cappello, ch’era vincevo fucceduto in que’giorni al Pefari, giàeffendo il Vitturi, perle Generale, continuatefueindifpofitioniritornato in Patria, chefacelìeveleggiar a quella volta il Proueditore Pafqualigo con venticinque Galee, cariche di monitionùe foldati,perche venti d’effe rimanef-fero à quella cuftodia , e cinque pacifero à Napoli di Romania. Treutfle v Parimente madò à Corfù altri mille Fanti, fotto la fcorta di Vale- 2foie del ri0 Orlino,che anco vi fi fermò Comandante,in vece del Naldo li-Leuaate centiato feruigìo.Soccorfe le altre due Ifole di CeffaIonia,e del Zante. Prouidde alla Dalmatia, fpecial mente di Caualli Greci, e e in Dal- Oouati; ne lafciò d’occhio co le funeite memorie de’tempi lcorfi,e Tmi-tiu- non molto antichi, la Patria del Friuli. Si era per ciò il corpo dell’ lu' Armata marittima à Corfù in gran parte diminuito.Squarciateui le venticinque Galee per Càdia,e per Dalmatiajqualche altra,fole cinquanta nerimaneano alGeneral Cappello,& erano ftate anche queiteda vna mortaPinfluenza notabilméte coIpite.Egliandaua-le colà rimettendo con genti dell’lfole. Quìà Venetia fe ne arma-uano altre ventidue lottili, con tre Baftarde,e fei grotte, nè fi rif-parmiaua ipefa,nè fatica,per poterfi,con le preparationi alla guer* ra,meglio ancora maneggiar la pace. Vedendo in tanto il Ponte-fke quella di Francia, e di Spagna inuolta in fpinofiflìme difficoltà , fi tratte finalmente à ftrignere vna Colleganza tra lui, l’imperatore, eia Republica contra gl'infedeli. Duraua gran fatica il Sena-