^8 9 DE’ FATTI VENETI raccontati, ftrinfe tanto più i maneggi, e finalmente, fcordatofi vmfceufi a^att0 di ogni cofa, conchiufe con Cefare vna perpetua collegan-cefarc. zafoftantiofamente Capitolando . coM ?’ C he fofse obligata la Mae fi a S ha di rimettere in Firenze i Medici nel grado, e potè [là, chefifieneuano prima dell'efilio. F ac ejfe re (litui-re alla Chiefa, anche à for za darme, occorrendo, Cernì a, e Rauen* na dalla Republica 3 e Modona, e Regio dal Duca Alfonfo , fenzà pregiudicto però delle ragioni dell'Impero. Afsifteffe parimente con forte braccio ^come ¿Invocato , Protettor , e figliuolo primogenito della Chiefa, all'efpugnatione di Ferrara. Foffe tenuta all'incontro, & in retribuitone la Santità Sua dinueflir lui nel Regno di Napoli, ndu -cendo in vn bianco Cauallo il cenfo del fèudo !Concedeffe libero ilpaffo alle militie Imperiali per lo Stato della Chiefa . Si decidefse la caufa di F rance fico Sforza , e trouatolo innocente , fofse rimefso nel pofsefso delfno Ducato. Si refìituifserofcambieuolmente i prigioni . Cefare , venendo in Italia, douefse trouarficon la Beatitudine Sua, per trattar'infieme lapace della Prouincia, e l‘tvniuerjale Chrifìiana• E finalmente .perche fintone , e /’dmicitiarimanefse tanto più fi retata , e perpetuata col vincolo delfangue ->fofse congiunta in Matrimonio Margherita , figliuola naturale di Sua Mae fià , inAlefsandro t de’Medici, nipote del Papa, e figliuolo del già Lorenzo ; riferuando-fi il luogo alla Republica di entrar anch’ella neU' Alleanza 3fempre , che cedefse à Carlo leT erre, che pofsedeua nella Puglia, ed al Pontefice , ed alla Chiefa amendue le predette Città. Quefte furono le conditioni più importanti , che fi maneggiarono , e che fi conchiufero in Barcellona ; giurate dopo folenne-mente da Cefare sù l’Aitar Maggiore della Chiefa Cathedrale, e il tutto adempiendo, ancorché primariceuuto haueiTe l’auuifo del disfacimento in Lombardia dellefercito di Francia. Nel tempo ifteifo , che camminauano quelli negotiati tra la Chiefa,e tra l'impero, rinforzò tanto più con Cefare anche il Ré Chriilianiifimojdopo l’occorfogli difailro il fuo. Mandò in Fiandra vn fuo fidato Cameriere à follecitarui Margherita d’Au-ilria, zia di Carlo, la quale già poifedea pieniifima plenipotenza, per maneggiar’, e per conchiudere, e con quelli mezzi reilò pre- ilo concertato. ìvTam** Che ella medefima fi conàucefse in Camùray. Che la Madre fReina bray trà v di Francia con autorità fòurana parimente vi fi trasferifse.e che in \Z'itè'di quelConuento fi douefse dare la perfettione all'intera conchiufione Siima. delnegotio. 11 ■ Tali pubiicati mouimenti di gran perfone per vn gran Con- grego non fi poterono più nafcondere. Allora folamente parte-cipolli il Ré alla confederata Republica, e itudiò di andarli dolce-