'ili DE FATTI VENETI ^foiue tornoin Francia determinato. Non volle coniiderare alcun ri- & andò à godere in Parigi delle fue conquifte. Trà que’ giorni del fuo partire fuccedette vn fortunato incontro, che giouò al bifogno, ed appagò la giuftitia dì adeguata pena, contro chi da gran tempo fe l’haueua meritata. Correa per tutto il pae-ie, e finosùlePorte di Verona, la Caualleria Venetiana, che dimorauain Legnago. Se ne conturbò grauementeil Vefcouo di Trento, che l’era già palfato Comandante dentro, e bramofo di afficurare con altre militie meglio la Città, & anco di poter farne vfpretal'hora fuori con tra la licentioià baldanza de’noftri Gaualli, ne procurò da più parti, e vi chiamò, trà gli altri,il Mar-chefe Francefco Gonzaga di Mantoua. Quefti andatoui col maggior feguito, che gli fù permeifo, e paifato nel diftretto Ve-ji i*che& ronete, fèrmoifiall’Ifoladella Scala, quiui dell’altra gente at-di Ma tona tendendo, per profeguire con più forze pofcia il fuo viaggio. Fù ¿fisica- egli per fua fuentura oiferuato da’Contadini di que’ Contorni ; h • da quali in diligenza portatone l’auuifo à Carlo Marino, Proue-ditore in Legnago, e da lui con altrettanta celerità refone partecipe parimente il Gritti ; quefti, non interponendo indugio, vi fpinfe Lucio Maluezzo con ducento Caualli leggieri, e Citolo da Perugia con ottocento Fanti eletti, liquali, attrauerfando le ftra-de, fe ne paifarono velocemente à Legnago. Arriuatiui nel cader del Sole, mandarono guardie la notte per tutte le vie, affine d’impedire, che non ne trafpiraife notitia al Marchefe, La mattina poi, prima dello fpuntare dell’Alba, poftifi tacitamente al-iamarchia, edarriuatigli improuifi adoifo in tempo, eh’erano per ancora immeriì tutti nel più profondo del fonno, ne fecero vn generai macello; fermarono trà gli altri prigione Monfigno-rediRoisè, Nipote del Cardinal di Rohano; e’1 Marchefe iftef-fo ,febene gittatofi giù d’vna fineftra, e corfo à nafeonderfi in vn Efattouì ^amP° di miglio, mezzo ignudo, riconofciuto in ogni modo, trigionil venne anch’egli prefo, e mandato con buone feorteà Venetia. Meri-