fi6 DE FATTI VENETI -^nrùna cherinsafte preda Imifera del Turco, tutto faftofo le rìrmirchio mie u c° in AleiTandrìa . Molto aggrauatoiì di quello acceduto finiftro il Senato, riuoltonne contra il Marcello Io fdegno. Fello arrefta-re , e porre in ferri, per douer giuftiiicarfi in prigione àVenetia della negligenza, ò codardia, da luivfata; ma lui accoratoli , ò Teriache perhanere in effetto mancato al debito , ò perche , fapendoli in-mo,e • nocente, fouerchia mente fe ne tormentaiTe, fini Ja vita in viaggio. AlTImperatore de’ T urchi, Solimano, peruenuta la notitia inte* ra del fucceilò, e conoiciutolo quaTera, ordinò vna pronta relti-soiimnb tutione delle arreilate Galee > nè contenendoiì trà quefto fola le r già di ciò documentatoli a baftanza allora, che prefafì Aleffandrìa , conuennero le fue militiefortirui, pe’lfofpetto di Francefco Sforza, che la volelfe appropriare alla fua Corona . Queftiefíentialirifpettidunque , non già la pia publicata inten* tione