LIBRO PRIMO. 13 cfercito ,* nella maggior parte Francefe, per impoifeifarlì della Città di Bologna . . X N’era già molto tempo Signore Giouanm nentiuoglio, prin- *oiog»a. cipale di quella Nobiliflìma Famiglia, e vi fitrouaua egli dentro, quando vicomparue in faccia d’improuifo il Papa . Vedutoti così terribilmente forprefo , non hebbe ardimento, nè potere, per farui tefta bailante. Furtiuamente fe ne fuggì , e lafciò libera, ed aperta la Città all’arbitrio de’nemici. En- ie.* prin' trouui la Beatitudine Sua, fenza fpargerui pur vna goccia di fan-gue ; Soggettolla di nuouo all’ Apoitolica Sede ; Fece fpianta-15°7-re da’ fondamenti il ricco Palagio de’ Bentiuogli, perche non ne reftaife veftigio: efùinquellaCrifioiferuabile, che ilfuoNun-tio, qui allora refidente, comparue in Collegio à particípame con allegrezza l’acquiilo, Altro ftrepitofo auuenimento nacque anche in Genoua nel- lo fteifo tempo trà quei Nobili, e quei Popolari. Era la Città .£££*«* dominata allora dalla Francia, e correndo fempre rifchio, che, in tali diifenfioni, venga àrifentirneil Sourano, così pur’anche quiuioccorfe, poiché non terminò la riuolutione, che ribelloiiì Genoua dal Rè Luigi, Commoifaii altamente la Maeftà Sua, fi portò in perfona à reprimere con potenti forze l’infu Ito- Aife-diò, combattè la ribellata Città; per vltimo lavinfe; edopòvinr.cbeè^in* ta, pafsò à Milano, doue andarono Domenico Triuiíano,e Pao-ta dal [{- ' lo Pifani, Ambafciatori della República, à congratularfene. Quiui trattenutoli Luigi per qualche giorno, fi pofe dopo in cammino, per ritornarfenein Francia ; ma giunto in Afti, capitogli auuifo, che il Rè Ferdinando, ftato già in Napoli per lo raffettamento di quegl’intereifi, e poftofi in Mare, per andar’an-ch’egli in Ifpagna, tratteneuafi fermato à Genoua, con gran defi derio di vedere la Maeftà Sua, e di abboccarfi per qualche hora fecoSofpefofi perciò Luigi dal principiato viaggio,indirizzof-fi verfo Genoua,etrouatoFerdinando nella Città di Sauona,fi fermò feco alcun giorno in fegretiifimi ragionamenti, e poi fi partirono, e fi auuiarono amendue verfo i loro Regni. Sonagli abboccamenti de’ Prencipi *non men’oiferuati, e temuti di alcune congiuntioni de’ Pianeti * che raramente fuccedono, e niente manco d’eile attraggono gli ftudij d’vn’aftrologica curioiìta,per indagarne, e per inaouinarne il tenore. Non oftanti le guerre attroci, auuenutenel Regno di Napoli trà gli eierciti.de Re me-defimi, e nelle quali toccò à Luigi di perdere miferamente il tut- publica. to, egli, dopo vnitofi, come dicemmo, con Maifimiliano, erafi confederato in oltre con l’ifteÌo Ferdinando, nè pure diquefto haueane data minima contezza alla República. Or’aggiuntofi quefto