310 DE FATTI VENETI r. io foni- tentarne dellaltre ancora , quando Renzo fi vide in quella guifa fica’ impoiTeifato della Città, e del Cartello ,innamorcfTi nell’lmpre-fajlafciouui dentrovn buon preiìdio, e ritornoiTene àCrema. Corfane à Milano (libito la voce, nè potendo lo Sforza fofferire quella repentina perdita, mandò in fretta SiluioSauello, e Cefa-h%vr{[ reFeramofca, feguitati da molte militie,per farne il racquifto . per lancu- Volle il Fato,che s’incontraifero queftLviaggiandoji n cinquecen-ftu' to Caualli, e trecento Fanti, fpintiui da Renzo, fubito ritornato à Crema. Si azzuffarono, fi combatterono con fpargimenti chetyiu- vicendeuoli di (angue per qualche hora ; ma finalmente mol-Z}: lJL to inferiori di numero i Veneti, conuennero cedere, dandofi alla fuga- FauoritigliSforzefchida queftavittoria, non hebbero F u s/( r fatica, per introdurfi dentro alla Città,non già però nel Cartello, ze/eh, w- in cui ritiratoli Bortolomeo Burteo , brauamente potè foften- {’rendono ^ . r- a Città. tarulli. fìiuò,l Ca~ U Vice Rè trattanto, partitofi da Montagnana ,fi trasferì alla n vice t\è Battaglia, Luogo defcritto ancora, lungi per fette miglia da Pa-aiia.natu' doua , equiui fermoflì, attendendo il Vefcouo Gurgenfe , che haueagià l’imperatore dichiarato fuo Luogotenente in Italia . La Caualleria leggieraperò> ch’era in Padoua, nonlafciaua quello efercito ordinariamente quieto . Speffo moleftaualo, ed vn giorno auuenne , che, fcoftatofi da effo con alcuni Caualli Ber- • nardino Caruagliale s per riconofcere il Paefe , foprauuenuto ei foffe improuifo da vnnortro Capitano, di nome, Mercurio, che lofè prigione ,etagliolli à pezzi la gente . Arriuato Gurgenfe finalmente alla Battaglia, iubito pofe con gl’altriCapiinCon-fulta,fefi doueuaattaccar’, òPadoua, òTreuigiper prima Im-prefa. Preferiua Gurgenfe Padoua con l’efficacia di molte ragioni , e principalmente ; Che fu perata quella gran Città , doueffe inconfeguenzaneceiTariamentecaderle dietro anche l’altra con tutto il reftante. Opponeuaiìà tale opinióne il Vice Rè^confide-rando ,con le pallate dure efperienze ,difficiliffimo l’efito, e non meno fortificata allora quella Città, che quando Cefare, benche aififtito da cento mila foldati,haueaconuenuto conrolfore ert remo dalla medefimaritirarfi . Perfirtè tanto nondimeno il Vef-couo nellaiua fentenza, che alla fine riufcigli di perfuadere an-cheilVice Rè con gPaltri Capitani infieme . Dalla Battaglia ftfÌL; marchiò dunque l’efercito al Balfanello , Luogo dettofi ancora, VoÌfrfva- (opra il fiume à man diritta, e vn folo miglio, e mezzo diliante da ‘doua. ' Padoua. Prelouil’alloggiamento, arriuaronofubitoà tormentarlo dalle muraglie le artiglierie , dalle quali in poco tempo fi a** trouò cortretto ad allargarli alquanto oltre il fiume. Colàtrat-F°c° tenendofi, deliberarono i Capi l’efcauatione di gran foifa, per au- uan- < /