732 DE’ FATTI VENETI Vngheria. Muore fotto la Fortezza di Zìghet ; in ogni modo tnfieme con Gì ulta. Seiino fiicceduto al Padre ^ratifica la pace conlaRepublica-, Diffufafi in varie parti Cherefia . T*riegua di Ce far e col T ureo . Solleuationi in Fiandra, altre in Francia conrotta generale degli Vgonotti t V^anì, come vn lampo, quella fperanzadi quiete , che haueanoconceputaiPrencipidopola iofpenfione dell’armi tra le due Corone di Francia , e di Spagna accordata . Nonfitoft» fe ije aprì il fereno colà nelle Regioni Fiamminghe , Germane, e Francefi, che inforièro qui nell’Italia, e doue principalmente attende-uafi, che foffiaffe vn’aura dolce, per etenarui la pace, ofeuri procellosi turbini. Introdulfe il Papa nel principio ^556. dell’anno nuouo, foife per vero, ò per inuentato fofpetto, vn nuo-uo principio di guerra. Gli venne portata, ò fi fé portar querela, che M.Antonio, figliuolo di AicanioColonna , penfaffeinfieme tra colli' con altri di perpetrare contro la di lui perfona eccelli efecrandi. mfi, Ne tentò gli arrefii, che anche gli fortirono, del Cardinale Santa Fiore, di Giù liano Cefarini, e di Camillo Colonna, non dì Marc' Antonio , perche opportunamente inuolouuifi . Contro d’effo per ciò adirato più, fcomunicollo; fifcogli il dominio, inueften-douiin fua vece il Conte di Montorio, fuo Nipote, con titolo di Duca di Palliano. Dichiarò Antonio pur Nipote fuo, Marchefe di Montebello, eco! buon'ordine di chi offende, che è fpecialmen-te di preferuarfi dall’effere offefo, accrebbe à feitelTo le guardie. Saputeli da Pietro Strozzi, il General Francefe, e che per anco fermauafi in Italia queftenouità , ed in oltre penetrato , che afpiraife il Pontefice, non folo allo fpoglio de* Colonnefi, ma d’in-fignorirfiinileme del Regno di Napoli, come feudo antico della rum' Chiefa , andò à inchinarfigli , & adeshibirgli pronte al leruigio ceSSi tutte le forze. Non potè giugnere à Paolo più cara offerta. Con-la fi Ìni- giunfe allo Strozzi il Nipote, già inueftitoDuca 3 fpedìamendue fee pe'iR*- à ben munire Palliano, ed ei fi diede à raccogliere da tutte le par-foL1 *" ti militie, periilabilire in Campagna vn’efercito di vaglia, e farlo entrare con forza nel Regno medefimo di Napoli. ji vice # ^ Duca d’AIua, ch'era il Vice Rè,da quelli maneggi, & arma-' Duca d'e menti prefone fofpetto , fò maggiormente à rinforzarglielo vna 'Altta' fpeditione, che fece al Ré Henrico la Santità Sua del Cardinale, Carlo Caraffa,altro fuo Nipote,fotto fpecie di trattar’vna generale vnione :ma dubitò,che folfe per negotiar’,e cóchiudere vna par-ticolar’Alleanza.FIauendo compiuto ilPapadiaificurarlo poi con altri