LIBRO SESTO. 249 intraprefe . Subito , chebbe finito di porre iniìeme tutte le Tue genti, balzò in Campagna ; pafsò à San Georgionel Bclognefe, ed iui capitatigli di Francia altri cinque mila Soldati,con replicati ordini del Rè, di douerein ogni modo combattere, allertiuifi di * tutto punto . Già tratti il gli eferciti Ecclefiaftico , eSpagnuolo oltre al Reno, egli deliberò diaffalirli improuifamente la notte, e fece, che vi paifaifero quattro mila Fanti; Ma auuertitofiop- ^ * portunamenteil Vice Rè, fù loro, fubito partati,impetuolamente K'n ' adoffo,e taglionne vna gran parte à pezzi- Cortui ad ogni modo , fì né anche per queito riportato buon faccettò , hebbe cuore diaz-^“*Jrf' zuffarfi in vna generai battaglia . Più che vedeua Gattone à bramarla collapproifimaruifì, egli altrettanto vi fi allontauaua, per fottrarfene. Era molto di numero inferiore. Teneua dal fuo Rè ™ad, commiifioni efpreffe,che fe ne doueffe aftenere. Andò ritirando- girale fidi poltoin pofto, femprecontenuto in flto auuantaggiofo, QCm™ J' alla fu, e accoftottlcon tutto il Campo vicino ad Imola. Seguitatolo la mattina Fois, tanto auuicinouuifl,che nò erano dittanti gli j:Jg eferciti,che vn miglio,e mezzo. Ma vedendo il nemico colà do u*u 0 'J era troppo preparato.e forte,fi aftene di attaccarlo,paisò auanti, il allontanò per più lungo fpatio ; e’I Vice Rè il giorno dietro la-fciato nella Città,e Fiocca d’imola vn diffidente prefìdio, fi traf-iè fino à Cartello Bolognefe. Fois all incontro prele Solarolo ^fnd.mdo con altri due Luoghi ; e volendo finalmente venire alla pugna, e cótinuàdo il nemico troppo cauto ne’fuoi andameti,per foftener- kgntfk. fi fui vantaggio,delibero vn terzo partito,affinedi sforzarlo pure àmuouerfi di patto. Deliberò di portarfi contra la Città di Ra» r«»«/» uenna, fperàdodi tirarlo, per non perderla sù gli occhi,in eguale, rifoluono &aperto piano alla battaglia. L’accorto Vice Ré fù però pretto ¿¿SLS ad intenderne i! penfìero. Si fermò con l’efercito vicino à Faenza, e lènza perdita di tempo,fpinfe Marc’Antonio Colonna con cento feffanta Caualli in Rauenna . Ma nè anco querto valiè,per Conio Co-rimuouere Fois da’ già deliberato fuo difegno. Proueduto, che \?a. fù da Ferrara di più grofse artiglierie, fe le approfsimò; fi mife con tutto il Campo trài due fiumi Ronco, e Montone, chechiu-dono Rauenna medeflmanel mezzo» eprefètotto furiofàmente à berfagliarla per due importanti riguardi ; l’vno, per li nemici, yido^n* che intefe già morti ; l’altro per le angurtie de’viueri, àcui veni-ua condannato dallemilitie Venetiane, le quali condottefi à Fi-garolo, quiuiconappoftationedi legni armati gli I’impediuano dalla Lombardiate lo ftefTo faceanoanco da Ferrara con barche affondate sù la bocca del Canale, ch’entra in Pò » e che fcorren-do, aùuicinafl di foli due miglia à Rauenna • Non haueano i colpi per più di trenta braccia perforatele muraglie, chedifpoftofì li da »