I LIBRO DECIMOQVARTO. 571 fimo, facendo Ce fare all'incontro rejlituire adejsa tutti i Luoghi, che le furonopattuiti nel medefimo accordato, e farlo prima di detti sborfi. Che anco s'intendefse di più obligat a à corri[ponderali nel termine di me fi fei} eripartitamentein due rate, altri cento mila ducati, e quefìtpergratta, non già per debito. Che F rancefco Sforma veni/se interamente rimefso nel pofsefso : del fuo Ducato, con oblilo anche à lui di contribuire alla Mae fi à Sua tl già concertato denaio. Che fofse tenuto ciafcheduno, in ogni cafo di guerra, di vicende-uolmente aiutar fi,e la Republica^di foccorrere fpecialmente il Regno di Napoli con 'venticinque Galee. Che fi comprendefsero nella ftefsa pace tutti gli adherenti, e confederati , il Papa, /’ Imperatore, Ì Arciduca F erdinando, la Republi-cadiVenetia^e quelle tnfìeme dtGenoua, Lucca, e Siena, per difenderle controchi fi fia ; Finalmente, che fofse riferuato il Luogo a9 Fiorentinial Duca di Ferrara per entraruifèmpre,che anch'eglino fi componefsero con la Beatitudine Sua. Rimafto tra detti Prencipi quefto accordo dopo tante lagrime dellapoueraItalia inabilito, fegiàfidifle , che dierono apertura à quefto folpirato bene le barbare incuriioni, principiateli già dal gran Turco Solimano nell’Vngheria, ora meglio iì dirà , che finì la continuatione d’eife à neceiììtarui Celare . Pafsò quel barbaro à Belgrado , e paisò ancora inapparenza di auiìliario del Rè s£^nd°0 ? Giouanni, già fattoli tributario fuo . Efpugnòfacilmente per prima Imprefa la Città di Buda, trouatala d’ogni prefidio mancate,ed abbandonata. La Cittadella,dopohaneria valorofamente difela fettecento Alemanni di Ferdinando, prefe à viua for-Efpit£aa za; Occupate poi Altemburgh , Komar, Viffegradi,e Oua-*^. re , ardì nel giorno 26- Settembre prefentarfi con vailo efercito alle mura di Vienna . Non fu colta improuifa quella importan-p^*^ tiffima Piazza. Flaueala già Ferdinando, preuedu toneil perico- Cc“£ftrt lo , abbondantemente proueduta d’ogni colà , e fpecialmente di £/y'm£. cento gran pezzi di artiglieria, oltre à quelli,che già dentro v era- yJÌ£? no; di ducento piccioli, e di ventimila Fanti, e due mila Caualli, fotto la condotta , ed il comando Generale del Conte Palatino . Diuife il Turco in cinque parti l’efercito, pertentar'in vn tempo cinqueaflalti.Pouero però di Cannoni,com era ricchiffimo di genti , fece caricarne molti fopra alcune gran Naui nel Danubio,per-che facilmente vi fi portaffero à feconda ; Ma la vigilanza d’vn y$et£* Comandante Alemanno nella Città di PoiTon, di nome, Adir, gli fchernì il difegno - Piantò molte groife artiglierie fopra gl'ar-gini del fiume, per doue le dette Naui necefTariamente paffar do- Cccc 2 uea- /