LIBRO SESTO. 2I9 Renzo da Ceri, vecchio Capitano di Fanteria*, chi à Marc’Antonio Colonna, ftipendiatodel Pontefice; chi à Gai paro di San Seuerino, e molti più ancora conueniuano in Andrea Gritti. Mentre in tali ambiguità verfauaiì, giunfero lettere de! Cardinale de’Medicial Senato, nelle quali proponeua la perfona di Gio:PaoloBaglione, Perugino, foggetto celebre, ed accreditato in guerra , egli, molto incontrò nel genio. Fu condotto nel Generalato dell’armi per anni tre, con obligo Ì11 Oìo:'Paolo tempo di guerra di ducento CaiìalIigroiTi^cinquantaleggieri, e Utto m cento Fanti, e con annuo ilipendiodi trenta libre d‘oro per la™* fua perfona, e militie. Preuenne Lucio la fua licenza. Sentitone il fufurro, egli medefimo antecipatamente ricercolla perle fue indifpofitioni, e così venne honoreuolmente eiàudito an-eh’ egli. i Inforfe in tanto vna nuoua fperanza di pace,e di lega con Maf-iìmiliano. ComparuevnConfidentefuo qui à Venetia, chein-finuò la fpeditione colà d’vn’ Ambaiciatore. Nulla trouauafi egli contento del Rè di Francia. Non ceilaua il Papa di (limolarlo per la detta vnione. Ferdinandodi Spagna iacea il mede-fimo . EleiTeui per ciò il Senato Marc’Antonio Giultiniani con flrette commiilìoni di trasferiruiiì iènza interpoiìtione ditem {)o, e con facoltà, non folo di trattare, e di conchiudere pace, e ega, ma di offerir’anco per la Città di Verona vnafumma di de- ac/jurU naio confiderabile. Partì con queite commiilìoni, e più fegreta-mente , che potè l’eletto. Ma giunto à Feltre, quiuitrono vn comandamento di Sua Maeftà, contrario in tutto al trattatoli quìdall’Inuiato. Trouò,che l’ordine Imperiale non concedeua- sì fim** gli di fermarfi in Germania, che otto giorni ; tempo troppo an- Feltre-gufto, per condurfi, ou’era Cefare ; per maneggiare vna tanta materia feco ; per conchiuderla , e per ritornare alla Patria . Porgendo fempre vn ricercato impoffibile grande occafionedi fofpetto, lui molto ingelofitofì, partecipollo al Senato, e fello anche intendere à MaiTimiliano. Ma in tanto, ch’ei fi ferma à Batiilagno, quiui attendendole rifpofte,fpinfeilDucadiFerrarain Verona, per rinforzomaggiore de’Franceii, già entratiui con la PaliiTa, molte Compagnie. Capitò pur loro da Trento giù per l’Adige artiglierie, e vittua-glie, onde bene proueduti, & ordinati, fi auanzaronoin poco meno di ventimila contra I’eiercito Veneto, che fi fermaua acquar-tierato à Villa nuoua. Vedutifi allora li Veneti Capitani molto Villa nuo~ inferiori di numero, per andare in pari Campagna loro incon-ua’ tro, doueuano ferbare, in vero, à congiuntura migliore l’intrepidezza . Accettarono ad ogni modo la battaglia di buona vo- E e 2t glia