LI BR.O NONO. w d’inuidia,per l’ottenute grandezze ¿ l’altra di gelofia,pe’l proprio Regno, e la terza , pervnconceputoaltirtìmodifgurto, cheha-uerte Francefco afllinto il patrocinio del Rè Scozzefe, fuo mortai nemico. Querti acerbifentimentidell Inglele fofpefero per ciò in gran parte i peniìeri del medefimo Francefco* ma più ancora fù l’imperatore, che fortemente obligollo à ripa rare più torto i eacep,t§ fuoi proprijStatidalle altrui hoftilità, ch’egli afsalire quelli d nemici. Già, comedicemmojiauendoriceuuti Gei ireà tal effetto denari dal morto Ferdmnndo,conuocate le Diete, e periùafi à foccorrerlo iPrencipi Alemanni> fi trouòraccolto vn’eièrcitodi cinquemila Caualli,di quindicimila Suizzeri, e di dieci mila Fanti , e con quelle gra forze vnite,follecitato da I pericolo di Brefcia, già ftrettamente aiTediata , ed allettato dalTacquifto del Ducato di Milano, comparile per la via di Trento in Italia, gittandofi di lllUìly,à primo alloggiamento in Verona. Poco allora Brefcia poteua tar- Mrona. dar’ad arrenderfi. Angurtiata dalla penuria de‘ viueri,fcariad’ huomini3ecol Popolo inclinato alla República, torto fe ne fpe- r,refCuin raual’acquirto.Eran’anche fuccedutitràque’giorni degli accidé-j»M{<-ti non buoni à que'di dentro,per maggiormete diianimarli. Sortiti d’improuifoad attaccar'vna portione de’noftriCaualli leggie- ri. ri, ed ingrortàtofi dall’vna,e dall’altra parte il conflitto, rertaro* no alla fine rifpinti con grand’vccifione, e fubodorato hauendo Lautrech, chefoifero in viaggio tremila Panti Tedefchi, per entrar con del danaio in Brefcia,mandò loro incontro molte Compagnie, cheli trouarono alla Rocca d’Anfo, e ne tagliarono à Etofagli^ pezzi mille,non pero potuti giugnere gli altri col Contante, poi-/¿eoi", che opportunamente faluaronii MaCefare, peruenutocon tanta gente in Verona, diede vn grandvrto ai buoni auuenimenti, ed alle buone concepute fpe-ranze di Brefcia. E vero, che fopra le prime voci delledi lui mof- cadono u íe,haueala Repúblicaaflòldatiquattro rrtilaFanti Italiani ;rin forzati li prefidij delle fue Città i eletti due altri Proueditori del-l’armi, Gio: Paolo Gradenigo in Padoua, Luigi Barbaro in Tre-uigi>e già accordatoli il Rè Francefco auanti dì partir d’Italia, con otto Cantoni degli Suizzeri, era concorfo il Senato à fotten-trar’in portione al pagamento d’ottomila Fanti,ed haueafpedite à coloro le patenti ,&idenariiniìeme . Ma tutti querti deliberati prouedimenti ftauano (oggetti alle lunghezze, ed all’incertez-zedelPauuenire ,egiàCefaremedeiìmohaueali preuenuti con la fua comparfa. Atterritiiì per dògli eièrciti fotto Brefcia,e maggiormente ancora per vna notitia , loroperuenuta , che era Sua Maertàp er torto auanzaruifi con gran portione dell’ifteifo prefi- /»«*-diodi Verona , con le militie Ecclefialtiche di Marcantonio uwfiona* Colon-