LIBRO DECIMOSETTIMO. 719 fi forme di Giulio contra Henrico fecero prorompere ancor lui alla fcoperta contra la Beatitudine Sua.Con publico fdegno licen-tiò dalla fua Corte il Nuntio ¿Richiamò da Roma l’Ambafciato-re, e fi lafciò intendere di voler, fenza rifpetto, auanzarfi à più ri-fentite dimoftrationi. Quefti Chriftiani mortaliiTimi diffidi; feruirono di auuedutez-za,e d’inuitoal Turco, per coglierne à fuo prò l’opportunità. Fece vfcire da’Dardanelli fettanta Galee,e quaranta graffi Vafcel- Armata Ji fotto il generai comando di Ruftem, il Primo Viiìr . Fuori in TS. mare fi vnì à coftuì il famoio Coriale Dragut ; nè iàpendofi al foli-toà qual parte foife queftArmata, per riuolgerfi1, fparfègrange-lofiain ciafcheduno . La Republica, non fidandoti men’ella del- 4ccrem la fua pur’ancora viuente amicitia con quell’impero , crebbe fino fcmufi u à quaranta fette le Galee fottili ; ordinò l’armamento d’altre ven-u'nLU ' ti,deftinando vn Gouernatoreperciafcheduna ; EleiTedinuouo nel Generatato StefFano Thiepolo , publico Rapprefentante al lorainPadoua ; e per difendere gelofamenteCorfù, màndouui gÌmM, Luigi Gritti con genti , econ munitioni in copia. Suanille però ¿"/¿J à preftò quefta volta ancora ogni fofpetto. Trafcorfè Ru item quel- c nè tentare di vantaggio, fe ne ritornò alla in CoHart~ Porta tinopoli V Aorta. r • tt t . m Armata. o occorferom Vngheria,edin Tran-on minore importanza. 11 Ré Ferdinando In quefto medefimo temp filuanìa degli accidenti, di ni