LIBRO DECIMOSESTO. 669 mente indietro , epotèancoarriuareàCorfùialuoconlafua , e edèfat-con altre fette delle dodeci Galee;Ma non già così auuenne all’al-£o-tre quattro, per eifere meno rinforzate di remiganti. Tre vrtate in terra trà le fecche del Meflàngì,capitarono in mano de nemici,è verdumi la quarta,di cui nera Gouernatore Antonio Canale,rottale l’An- SJ° ' tenna,rimafe anch’ella preda mifera del trifto. Fattofi perciò co- •¿¡¡¿° ftui per quefto fucceifo più ardito, andò in Candia, doue sbarcato /cS«o. nel territorio di Canea, feceui vna raccolta di ricchi Bottini; vi iparfe dilatati incendile più ancora fatti ne haurebbe, iènon venia finalmente rintuzzato . Addunatifi in grolfo numero molti Feudatari;, eCaualli ftradiotti, improuiiamenteloaifalirono, coftri- )> gnendolo alla fuga, & à ritornar ben prefto all’imbarco; non però Doue mai. con tutta la fua gente, poiché molta gli ne reftò trucidata fopra la Campagna ; ed in quel fatto grandemente meritò trà gli altri An- cAntonio ionio Calbo, che veftiua in Canea la carica di Configliere. í£f0?a' Era ciò feguito nel mefe di Aprile , quando qui à Venetia jgggy comparile di ritorno da Coftantinopoli Lorenzo Gritti, portan- torna da do l’efito de’fuoi colà introdotti maneggi . Riferì di hauer tro- pffiT"0' uatanei Turchi altamente concitata la loro alterezza perJodif-pregio, vfato dalla República , non folo à negar l’or ecchie alla pace, già richiefta , ma fino ànon dar loro rifpofta alcuna con in- cotta nò, grato fprezzo verfo quell’alta iouranità . Chlegli non haueatra- u*uul * lafciata ogni doIce,egiuftificata infinuatione,per ammolire preffo que’Miniftril’efagerate amarezze, e per condurli, ò allatriegua generale,ouero alla pace;ma che hauedo finalmente veduto disperato il cafo dell’vna,e dell’altra, sera couenutoin vn medio termi-ne,il quale concedendo qualche refpiro di tépo,haurebbe potuto couertir’anche gli animi di coloro à migliori fentiméti.Che hauea fuperato diconchiudere vna triegua di tré mefi con la República, ^prfr. e perche ficominciaife à goderne il frutto , haueala publicata, in guci di tre paifando,per laDalmatia,e per queiConfini;e fatti ritirar’i Turchi dall’efpugnatione di Salona, che allora for temente combatteano. Riftretto alimento,per pafeere gran fa me, non hà foftanza, che per maggiormente aumentarla. Era brieueinteruallo vna triegua di foli tré mefi, de’quali anco nera oramai vna buona parte trapalata. Stauano imminenti gli ftefsi pericoli; ftrigneano le medefime necefsità ; Si ricercauano i medefimi difpendi;, per ar-marfi,e perfoftenerfi . Portò il Confeglio di Dieci al Senato il negotio per la fua fomma grauità, e ventillatofi, e difeufsofi dalla Publica prudenza, fi deliberò alla finedi eleggereà Solimano vn Ambafciatore. Fuui eletto Pietro Zeno ; ma perche nel prepa-rarfigli regali confueti, fi conuenia confumare tanto tempo, che farebbero facilmente feorfi li tré mefi, preferitti alla itabilita trie-tore'