252 DE FATTI VENETI gneuano tutti à non ceder mai,& a fprezzar,&ànòfentire le ferite . Si cominciò finalmente à vaticinare dell’efito . Si era la Collegata Caualleria diminuita troppo al primo lungo ber faglio L j Caualm dell’artiglierie per più à nemici retittere, e per più reggerti à iron-leria colie- te dluodi Allegri, che fcaglioffi ferocemente ad inuettirla col £atacede. retr0guardo per fianco . Voltola faccia •, fi diè a!la fuga , e vi il precipitò maggiormente , vedendo fe co à fuggire anche il Vice vrofpero Rè, & à rimanere prigione del Duca A lfonfo,Profpero Colonna %gime, con li dueMarchefi di Pefcara,edeIIa Palude. Non ottante però, % che fotte rimafta la Caualleria disfatta, edifperfa, pugnauanoan-fc*ra!eìa cora con incredibile arditezza li Fanti Spagnuoli; nè gli Italiani, palude, ancorché parimente disfatti in gran parte dalle flette prime artiglierie di Alfonfo , retrocedeuano punto . Ma in mentre , che quetti virilmente, & indifferentemente combatteano, & erano entrati in ifperanza di poter’ancora vincere, fu Iuo medetimo, che dopo liberatoti dalla dittrutta Caualleria,corfeà troneargli-neilfìlo. Sifpinfe con gran furia fopra gl’italiani, pretto fcon-uogIiendo!i,e profeguia nella incominciata vittoria, fe vincendo felicemente per glaltri , non haueffe molto perduto di fettei-fo. Si vide à vccidere fopra gl’occhivnfuo figliuolo^ pe’l cui dolore trafportatofì difperatamente, fenza punto curar la vita , alla vendetta , toccò ancor a lui di reftarui poco apprettò ettinto. ¡¡¿riva!- Rettituìla fua morte il cuore agli sbaragliati Italiani, edhauea-f°- no gli Spagnuoli già principiato à fcagliarfi loro in aiuto, quando Gattone, fopraggiuntoui con grotto ftuolo, fù interamente à decidere dell’ondeggiante battaglia. Finiti di battere, e ditti pare gli Italiani, lanciotti con gran brauura contra gli Spagnuoli. Co-Brauura lloro, niente meno intrepidi,fenza punto nè sbigottirti,nè ritirar* iplgnuoii. fi,fottennero per lungo tempo la pugna-, Ma coftretti all’vltimo di dare indietro, Io fecero con sì fermo,e fottenuto piede,che n ul-la tolfè loro quella ritirata,nè di credito,nè di concetto. Tutti in vn corpo ben’attodato recedettero, fempre combattendo, e fem-prerifpingendo , econ quett’ordine marauigliofoticonduttero iopra la ttrada tra il fiume, e l’argine. Hauea già vinto Gattone, e molto vinto , poiché hauea diftrutta tutta la militia Italiana , obligata la Spagnuola alla ritirata , ed era egli altero à tignoreg-giar’ilCampo. Gli parue ad ognimododi non poterti chiamar’ inuittOjfenonvincendoancogliSpagnuoii.Eimedetimo ti portò velocecòvnafquadra di Caualleria àinfeguirli, e giuntili , e terribilmente vrtatili, vi entrò nel mezzo , quafi con maggior deti-derio di vccidere gl’altri» che di foprauuiuer etto alla fua fortuna. Se vn’attalto, da cui non pofia fuggirti, sforza al coraggio, etian-dio i codardi, tanto più alla brauura degli affatoti Spagnuoli ti ac- creb-