I CUt Hil LIBRO SESTO. m numero , e fcarfeggiaua l’obbedienza agli ordini buoni del Pro-ueditore Gradenigo,e degli altri Capi.N e intefe il Senato il difor- r«< dine, emanduoui in diligenza Renzo da Ceri, perche con laSi*“^ prefenza, ecolnomeftimatifìimo di lui, il rinfrancaiTero^li animi, come anco auuenne. Vi comparfe; il accompagnò col Grade-nigo,e con gli altri,e toilo fi acquetarono i tumulti; fi fgóbrarono E i timori,e la Contadinanza,dentro già fuggitaui,ch’era prima d’inutile , e grauofo pefo, cominciò negli occorrenti lauori profitte-uolmente à feruire. Quelle publiche incedami prouifioni,molto commuoueuanoil deiiderio, eia deuotione de’ priuati, per accorrere ancor’efli à tanti ftrignenti bifogni. Bartolomeo da Mofto, Nobile Veneto, ne preilò frà gltaljtri vn gran faggio. Si offerì volontario di trasferir fi per mefidue QJ”*di con trenta huomini à fue fpefe, ò in Treuigi, ò in Padoua, doue mtOriàìrlt**-più folle flato di compiacimento. Fece Io fteflo con dieci vn po- n°-polare dì nome, Sabà, e portatili in Padoua amendue, la munificenza del Prencipe propriamente remunerolli ; infignito hauen- e di do il Mofto del carattere di Senatore, e ricompeniàto Sabà in al-tra adeguata maniera. Combatteuafi neH’Iftria in tanto con ri; cafi,non però confìderabili; attefochei lunghi diiertamenti S«i-haueuano oramai ridotto in miièria eflrema tutto quel Paefe. mlu.^ Qualche accidente tuttauolta non tanto fprezzabile occorfeui.. Presentarono iTrieftini, in numero di feiTanta Caualli, e di. trecento, e cinquanta Fanti, permare, eperterra, vn’improui-. foaffaltoal Luogo di Muglia, da doue furono valorofamente ÌTnff?/ni fcacciati: e tentatone vn*altro contra Dignano, Io fteiTaloro/^0 Mu* r i * glia rotti. luccedette. e fono dì. Spinto altresì troppo coraggiofo Andrea Soriano con foli cen-snano' to Fanti, e nouanta Caualli leggieri dentro allo Stato Imperiale per miglia fèdeci, mentre ritornaua indietro, fu ailaiito da Chriftoforo Frangipane, che gli tagliò tuttala militiaa pezzi. litico da • Prefto però fe ne rifentì Sebaftiano Giuftiniani, fùcceflore fiio. ' Incendiò fenza remifTione le Campagne, ed occupò il Caftello »*• diOfoppo, ancorché fopravn alto Monte piantato. II Fràngi-panes’ingrofsò poi fino al numero difettemila Tedeichi. . Preiè à patti Moco » e depredando, e rouinando, andòad attaccare nuo- Jl Frangi-uamente la Terra di Muglia. Migliore fortunanon però.ritrouò ÌJSjK • quiui di quella de’ Trìeftini. Gli fi affrontarono al iolito li Ter-razzani. Vi accorfe di CapodiftriaAndrea Ciurano, Prouedi- dreaCiura-tore degli Stradiotti. Le femminei fleffe del Luogo fi affattica-m' rono virilmente à portar terreno;, forti in fomma le muraglie; fortiffimili petti de difènfori, lo; coftrinièroà sloggiare, & ad al- E lo rifpitir-largarfià fuo gran coflo ; nè meno contento di ciò il Ciurano, at-?f* taccol-