?ji DE FAT TI VENETI Ma in così bello afpetto di cofe cominciò l’ottimo in peflìmo improuifamenteacorromperfi; nè vifù rimedio, poiché il difa-Ifucfètcì- ft ro Scoccò dal Cielo. S’introduifero tra le accampate militie, che haueano fino à quell’hora goduta ogni ialute, mortaliifime generali infirmità. Gli ardori cocenti di Agofto , vehementi incendili à difordinare, e fpecialmente ai foldat^Grand’acque^he^non-dateprimafoprailimiticomuni, erimefiepoi , faceano eleuare Continue ^agli humidi rimafti terreni fumi denfi, e fetidi àguaftar l’aria, & tZpvfìe!e vccider gli huomini, finalmente conuertirono l’influenza in pelle, la quale non concedendo, che foli momenti dalFaiTalireà togliere la vita, non più laiciaua fperanza . Già fattali vn’eccidio la permanenza , fi trauagliauamoleftamente Lautrech fopra , che rifoluere. Sloggiandoui, perdea mifera mente l’Impreia , dopo frtb fopra tante lunghe vigilie, difàgi, e pericoli nel procinto digloriofa-the nftiue- mente confeguirla. Gli confiderauano però in contrario gli altri Capitani. Che fi doueffe oramai preuenire l'ultima diffolatione . Si leuafje la %lfi cfpi forz^a * mwbi violenti, ritirando, e ripartendo tra più larghi fpatij /' ter ritiw-- efercita , Si conferuajfe l'ajfedio , conferuandofi la venie . Già ftri-ff,nerlo più fempre l'firmata marittima nulla colta dall'inf ettione ; Già ridotto Napoli all'cfine mità, e già principiato ad v[cimi lo [pirite, nonpotere vna poca dilationegiauargli in altro, che in allungargli più tormentofo 1‘inter ita. Troppo ardente nondimeno Lautrech nel defiderio di occupar Napoli, e niente meno animato dagli auuifi profperi, che in-tendea continouati nella Puglia ; l’Abruzzi già vinto; già ottenuti i Porti con le Città prenominate dall’armi Venete, e già Simeone Romano, ch’egli hauea mandato nella Calauria,iropoifeifato-fi d’vna gran portione, ricalcitrò à farfi perdente da fe medefimo* nè volle punto con la coftanza, forfè anco troppo oftinata, nè mai ccconfentr. cedente delllanimo fuo, ritirarfi da’ pofti, e dal precipitio, chegli fopraftaua, quiui maggiormente trattenendoli. Lacoftellatio-ne pelTima in tanto fi eftelea vn legno , che dalla gente minuta, e priuata ; cominciò à ferpir’anco nelle più qualificate perfone. Ne Troued,- tolfe moire di vita , e fpetialmente li due Proueditori V enetìani, °I'T,iT Pifani,ePefari;Morironui Valdemonte, e’INuntio Apoftolico. Jfiudeffl pti _ _ - J • • • < \ i* i » i te,e‘in»- e trà quelli, che mancauano di giorno in giorno, e tra gli al tri,che Tcfmru. ailaliti da mali fieri, e non immediate eftinti, partiuano, condu-cendofiàGaeta, ò altroue ; era poco lungi àrimanerel’eferci-ojiwatoui to interamente di Capitani iproueduto . Non ottanti però tanti,