182 DE’ FATTI VENETI faceflero immediate marchiare nel Polefine vna grotta portione di quell efercito^ Von£clZ T ùtti anche obbedirono. Marc’Antonio Contarmi,fubito ca-Tòfffme Piategli due Galee, con gli altri legni minori,fi conduttèden* *°'¡m. trQ aj fiume • e i Proueditori in Padoua;, tolto dal corpo intero di quelle militie vn buon numero di Caualli, e Fanti, dettinaron* Tflnitt11’uì per direttori, Fra Leonardo da Prato, e Meleagro da Furli, e Veneto paf- li fecero andare in Poleime. Giunfero quefti per terra, e giunie jine.Pole' il Contarmi in Pò, quafi tutti àvn tempo, ed accompagnatifi ; e preftatafi fcambieuolmente la mano, fcorfero il paefe con molti che e_ danni, e ricuperarono, Rouigo, Lendenara, Y Abbadia,e gli altri T §ii corfé vna voce improuifa, che fi fotte incamminato il in tornar Duca medefimo con molta gente, per dami in qualunque modo foccorio. Non vedutoiì per ciò in ittato di attenderlo, nè difàrui reiiftenza, fi rifolfe di sloggiami in fretta, e fi ritirò, nonfenza qualche Scompiglio ad Imola. Prefo ardimento dà quefta ritirata Alfonfo, ricuperò > fi potè dire in momenti, tutti limedefi-P’ fTt' mi perduti Luoghi, e-Vrbino, poco dopo rimettbfi anch’egli in rifolutione, ein forze, ritornò con l’ittefsapreftezza ad impof-dagn Fc- feflarfene. Non hauca , per verità, tanta gente Alfonfo, da pai-chMtu.- £ggiarerefiftemente la Campagna > e presidiare in oltre Ferrara, egli altri Luoghi del fùo lacerato dominio à battanza. Ne richiefè à Ciamonte dell’altra; Ma nonfpeditane così pretto ,, comebifognaua,e rettata principalmentefproueduta Modona, fè ne auuertì Vrbino ; paisò coni efercitoàCaftelfi'anco, Luogo proflìmoje d’indi fenza minima difficoltà»ecol mezo di Ghe-tendoni rBr^° >e di Francefco Maria Rangoni, primati Modonefi, fe n 3 fe Padrone. Procedeuano i ritardi di Ciamonte dalie gelofie, c’hauea degli Suizzeri, già difcorfè, e tardarono cottoro anche poco ad accreditarle con gli effetti. Si raccoliero in fei mila, nè curato punto di eisere fproueduti di artiglierie,e dì altri materiali , necefiari;, per COnduirfi ad’inUadere gli altrui dòmini; , gironi™ il rarono fopra la ttrada di Belinzone. Quiui occuparono il Ponte manefe. ¿dia Trefa, abbandonato da fèicento Fanti Francefi, di guardia, e fatto poi altoà Varefè, là fi fermarono , attendendo dell altre militie , con le quali sera già potto in cammino il Vefcouo di Sion. Non più dalle voci, i?ia da medefimi attalti fpauentatofi Ciamonte, andò penfàndo> quanto più potè alla difeià. Era di* mi-