;i4	DE’FATTI VENETI
Kfoiueii difefa di Treuigi, e Padoua; Rifolfe di cimentare coraggiofa-combatter mente la fortuna, e principalmente d’impedire a nemici il ritor-»inceuè no indietro» già cnes’erano temerariamente cotanto auanti
nel rttur- . .	°
fio. inoltrati *
         Quefto deliberato coniglio venne per appunto à conformariì con l'opinione, già rifiutatafi dell’Aluiano, ilquale tenea mal volentieri incatenato il piede in Padoua , sforzato fpettatore di tante lagrime,e di tanto iangue.
        GlifùcommefTo,chedoueiIefenzafrapoiìtionedi tempo vni-meltteC°au' re *nfieme tutte lemilitiedi quella Città, e di Treuigi, lafciando-Jiuian<K ui vn folo conueniente preiìdio dentro; raccoglierne dell’altre dalleCampagne, e da iMonti,e ridottele in vn poderoio eierci-to »procurar con eifo d’impedire in ogni modo al Vice Rèi Vici-ta da quella rete, in cui egli fteifo sera tra fanghi, e fiumi dVna piouofa ftagione, arditamente inuolto . Non v’è ordine più prontamente efeguito di quello , che incontra il genio di colui, che ne viene incaricato. Subito riceuuto , prontiifimo ne fù l AIuiano. Vfcì di Padoua, feguitato da quafì tutte le genti pagate, entrandoui infua vece Chriftoforo Moro, e Giro-ch’tfcedi l^mo Contarmi, conaltri Pattiti; , e con qualche numero dì chnlioforo focati dinuoue Iene. Da Treuigi diede fimilmente fuori di con-M<tro,eGi- certo Gio: Paolo Baglionecon tutto il prefidio ; e Andrea Grit-lÌStÌi tiinlorofupplemétoandouui dentro con altri NobiIi,e con altre ¡iT^iwc militie di Cernide. Non poterono però tutte quefte genti congiu-dj Treuigi gnerfiinfiemeintépo,che il Vice Rè> fubitointeiì i mouimenti, meVt<T~ non partiffefrettolofamente da quefti bafsiContorni. Battè anticipatamente ilcammino; lafciò Padoua in difparte, efitraife, t . non impedito ,verfo Cittadella. Si era fermato l’Aluiano à Li-U?rUcit mena,fupponendo quello il luogo, per cui doueiTe colui tra-tadeiu* gittar la Brenta; Ma fentitolopofcia andato più di iopra, por tofli à Fontaniua, difcofto due miglia da Cittadella, doue potenti***- dofi guadarli fiume, hebbe per certo, che fi doueiTe làcondurre, & egli auuantaggiofamente combatterlo .Difpofe fopra gli Argini le artiglierie; Vi diftefe i Soldati di guardia »efece efcauare vn foifo, per ben fortificarmi! contra tutti gli accidenti. In quefto ifteifo luogo arriuarono, efecofi vnironoconle lor militie, il n n*gh*ve Baglione, ed anco il Gritti, à cui non piacque di trattener fi in vn •f fritti tanto bifogno rinchiufo in Treuigi, negletto, ed otiofo. Ma quando il ViceRè preintefe apportatiti coiài Veneti, pensò ad ogn’altra cofa, che di andare ad incontrarli. Volea pattar, non volea combattere. Fece comparire siile ripe oppofte diquà dal fiume la fua leggiera Caualleria» per conferuare i Aluiano nel penfiero, che quiuiei voleife tentare il guado, e quetamente mandò