514 DE’ FATTI VENETI uar’appunto dentro alle credute lucidezze le ofcurità .‘Tolti Lm-trech dall’efercitodue mila Fanti con alcune Compagnie diCa-ualjeria Venetiana, inuiolli al Doria, infieme con Celare Frego. ce fate Tre- f° < Comparfo quello foccorfo nella Valle di Pozzauera, volon-cìnoH,ne notitia à Genoua; Ma trouandouifi dentro allora po* tnoHa' che fòrze per le Galee , giàpaifatein Portoiìno, e per le militie mandateui con lo Spinola, inforfe da ciò qu alche principio di tu-multuatione. Sene impaurirono gli Adorni, che vi occupaua* noia prima autorità , nè fapendo in qualaltro modo foccorrerii, derntoMi fecero intendere allo Spinola, che, tralafciata ognaltra cofa , fi riconducete toftoin Genoua con tutte le genti, Egli anche fubU to obbedì : Ma in vecedmufcir gioueuole quella iua celcre obbedienza, fu eftremamentenocìua. Rimaile in Portofino le Ga~ et- lee, e le Naui, come derelitte, arreflò il Doria fei di quefle, e fette 55Émhk di quelle, fenza eiTer punto contraftato. Entrato poi lo Spinola in Genoua con le Aie militie, occorie di fuori vn fecondo non m-nor difaftro. Hauendo intefo gli Adorni, che s‘era inuiato il Fregofo verfo quella volta con le genti da lui condotte» Form a-tonevn buon corpo, glielo fagliarono contro, fperandodi abbatterlo, e di aificura re dal iouraftante pericolo lalorCittà, Po-teuaandar’ancoilpeniìeroàbuon affetto, fe la prudenza, che vi fu nell'ordinario , fi foife ancora continouata neli’efecutione, Spintoti arditamente lo Spinola, ch’era il Conduttore delTIm-prefà, ad affalire fopra vn’eleuato terreno il Fregofo, eifo non perdutoti d'animo, prima potè con gran brauura difenderfi ; poi dalla difeia auanzarfi à rifpignere ì nemici ; finalmente aUmfecu-tionede'fuggitiui »li quali ruppe, con qualsò, e difperiè; molti ne a vccife; ne fé moki altri prigioni, e toccò trà quefli anco allo Spi-SUSÉs* noia medefìmodi rimanerui» Abbattutole conquaiTato in Campagna quel corpo di Soldati, già fuifceratofi dalla difefa migliore dellaCittà >follecitòil vincitore verfo d eifa il paflo,e bailo la iua fola vicina comparfa àpromuouer colà dentro tumulilefou-uerfionl. Quei, eh erano ben’indinati al Goutrnoi& agli A dorili , fi perderono di cuore, e li partigiani de’ Fregofi, e della Francia, animatili all’incontro, aprironofuriofamentele Porte; en-trouui il Fregofo,e difcacciati gli Adorn^efpiegate FInfegne del ewa in Rè Chriftianifsimo,reflit ili Genoua obbediente alla Maeiià Sua« Soggettati- ed in nome della Francia ne aifunfe il Triultio i! Gouerno. Arridi?«: ut uò intanto à Liuorno il Proueditore Giouanni Moro con le fue Galee. Il Doria „ dopo sbrigato fi dalla predetta Im prefa di Ge-iiwotZ.noua,àcui pur’egli affittito hauea, paffouui fimilmente con le fue, equiuiconuocatalaconfulta, andarono vniti difeorrendo ciò, che ¿’importante doueano con quell armi, già y it toriofe, ri- fol-