libro PRIMO. hauea la República contribuito in farlo efcludere dal Pontificato , affine di efaltarui queirifteffo Giulio, che l’era in quefta oc-cafione, per grata ricompenfa, il principal'inimico. Il Rè Ferdinando di Spagna, non tanto fcopertamente procedendo al fo-lito , ii attenne di fpedirui alcun Minittro con ftraordinario carattere : ma ordinò, che iuppliife il folo Ambafciatore ordinario fuo, Refidente allora nella Corte di Parigi; E’1 Pontefice non ve ne mandò niuno, mentre già baftaua, come narrammo, per la fua volontà, quella della Francia. Si trattò il negotio con ittu-diofifltma fegretezza . Si fece correre publica voce, che ieruire non doueife quell’adunanza, che à folo oggetto di trattare la pace con l’Arciduca, e il Duca di Ghelderi, fopradetti ; E per allontanare dalla República, quanto più fi poteua, tutti li fofpet-ti, publicofliin oltre, che fi doueife maneggiare vna generale vnione contra gl'infedeli ; e pure, fe quella fotte ttata vna Cbri-ftiana afTemblea, non vi fi doueua efcludere la República Vene-tiana fola : anzi principálmente chiamamela, com’era ttatafem-prela princi pale, e la prima adinteruenireintutte le altre pattate fedeli vnioni. Non tralafciofli in fomma nè fagacità, nè doppiezza , per tenerla addormentata »elontana dalle ge!ofie;e tanto fi compiacque il Rè di Francia di non dar limite alle fue fintio-ni, che non guardò di attettarpiù volte all’Ambafciatore Con-dulmiero, ch’egli mai non haurebbe permeilo in quelCongref-fo trattato alcuno, che di fauore, e di gratia verío la República. Così fuaporandofi gli animi, e perfeuerandofinegli infidiofi maneggi, fù negli vltimi giorni di Ottobre determinata, e con-chiufa l’vnione , e la Lega tra i detti Prencipi con quefte pre-cife conditioni. Che tutti rompejfero ad vn tempo la guerra contro il dominio di e capìtoli que fi a P atri a \ e che vincendo fi, fe ne doueffero ripartir vii acquisii, con /’afsignatione, e refìitutione à ciafcheduno di ciò, che pretendeva , che gli foffe fiata da efsa ingiuflamente tolto . Al Pontefice , le Città della Romagna. A Mafsimiliano, Padotta, Vicenza, Verona, Treuigiì e la Patria del Friuli. Al Rè di Francia, Cremona JaG iara d‘ Adda, Brefcia, Ber gomo, e Crema\ & al Rè di Spagna, Brindi fi, Otranto, e T* rani in Puglia, co' loro Porti. Che dùucffe il Rè Chrifìianifsimo p affare in Italia.per fonalmente Capo dell’efercito ¡per dar principio alla guerra nel primo giorno d'Aprile dell'anno fufseguente . Che nello fìefso tempo muouefsero /’ arme anco ti Pontefice & il Rè Cattolico. Che Cefare, per coprir fi di non mancare alla tr legna, vià da lui accordata con la República^ fofse da Giulio apparentemente ricercato come protettore della Chiefaà frejiarle aiuto. Che douefse parimente la Maeflà Sua venir'anch*- E ella