LIBRO NONO. 3Ì7 anch'egli dal Modonefe, per vnirfiagli altri contimele lue gen - Lorenzo ti Pontifìcie, e Fiorentine, in numero di fettecento Caualli grof- ^ fi ; ottocento leggieri,e quattromila Pedoni ; E V Aluiano, che s’- . era già tratto nel Cremonefe, fubito, che ieppe tali mouimenti de’nemici, accortoli al Pò, non meno per impedire, che fi ac- vMuian* compagnafTeroinfieme, che lui per farlo piùfàcilmente col Ré, il quale sera già trasferito à Marignano. Continuauainquefto iiteffo tempo Renzo da Ceri à dar’in-uitte pruoue di fe medefimo . Oltre ai Luoghi di già prefi, e raf- 2 "¿7”* fìgnatial Rè di Francia , hauea occupata Lodi ancora; ma fu quefta Imprefa il figillo del fuo feruigio alla Republica. Fof-ie, ò per la gara, ch’egli haueua con l’Aluiano, ò per qualche altra cagione, che non fu potàbile d’inueftigare, richieleal Senato in tanta inopportunità la fua licenza. La maniera, con cui ricer-colla, fii anche più imperiofa, e rifoluta di ciò, che ad vn priuato "Poilicèn-doueafi ;onde fenz’altra replica prontamente concedutagli, fu-}'^,^ bito fi partì di Lodi,nulla penfandodi lafciarla difàrmata,e fpro-ueduta d’ogni cofa, e fe neandò à Roma agli rtipendij del Pontefice. Allora , che trattauano gli Suizzeri di pacificarfi col Ré dirj a A Francia , trouauafiSedunenfecon milled'etàin Piacenza,quafi fuggitoui per paura. Soppraggiunti in Italia poi li già detti ventimila , e rotto lo trattato, e da tifi tutti alla guerra, partì egli verfo Milano, per accompagnarfi con età, e in andando , trouata Lo -pVSiV di tutta (palancata, occu polla. Intento dall’altra parte l’Aluia- d^luu no à torto vnirfi al Rè di Francia, vi s’indirizzò con tu tto ì eferci- t'tncUS to,aicendente à dodeci mila Fanti,ed àtremilaCaualli.Ma allon-5^ ”'^ tanato,che fu appena da’proprij Stati,ecco i nemici à valerfi della lontananza fua. Balzò Marc’Antonio Colonna fuori di Verona,e depredò,eruinò tutto il Vicentino. Molto ienecontrirta-rono quefti Senatori; Ad ogni modobramofidifoccorrerepiù torto il Rè di Francia, che loro ftetà, fcriffero all’Aluiano, che niuno accidente doueife dirtornarlo dall’intraprefo cammino, per congiungerfi con la Maertà Sua. Trouatifi intanto à Piacenza infieme il Vice Rè,e Lorenzo de’ Medici,configliarono trà Ioro,fe fi doueano trattenere di quà dal Pò,ò paffarlo, per andar anch’età ad accópagnarfi con Io Sforza, e con gli Suizzeri. Molte oppofitioni confiderarono, così per 1’-vna, come per l’altra rifolutione; maconofciuto alla fine, cbe troppo haurebbero denigrato il concetto, e la fede, fermandofi fpettatori di quà dal Pò delle iatture à confederati amici fopra-rtanti, deliberarono vnanimi di paifar’vn Ponte, c’haueaui già fatto conrtruire il Vice Rè per tal’effetto, epaffatolo gli Spa-p gnuoli, erano pronti per far lofteffoanco gli EccIefiarticLfè non ai?» vifo-