718 DE’ FATTI VENETI ne libertafoccar di opporfegli. Benche lontano il fuo Rè dal l*Itali* ntn t intere]]e, e col Regno, esbilirfì in dife fa vnito, e pronto ; Ma in ogni cafo,che contraía di Itti efpettattorie, e contra l'vniuerfale feruigioy •uedefse per mala forte abufata da' Prencipi la fuá lealtà, prot efiare tnfine, che batterebbe accompagnato fe fleffo con gli altri, e lafcitito correre precipito fament e il tatto a piedi della già de ¡li nata imperiai fortuna jodisfatto di hauere adempiute tutte le parti di fmceri-/<*, e di zelo. collante n Nè anche queflo ilrignente,e premurofo officio del Rè di Fran-Jg eia punto potè muouer la Republica dalla coflante indifferenza faglia.' iua . Solo, per non ettere da maligni incolpata forfè, che tale fua falda volontàprouenir poteife da vna maffima vitiofa, di lafciar, che gli altri fi confumaifero, per profittare poi di quelle ruine, fi allargò in rifpofta à promettere, di impiegare ogni fuo sforzo apprettò al Papa, perche fi diftogliefle dalle hoftilità , e procuraffe col fuo paterno affetto la quiete comune Chriftiana . Premè anche tanto in effetto con la Beatitudine Sua, che finalmente I a per-fuafeà mandar due Nuntij Cardinali, Carpi, à Cefare, e Veralli, éZii T al Rè, per riconciliarli infierne. Era però l’afpetto delle cofe trop-po rigido, per fperar falute. Nel tempo fletto, che Tornone qui Fri**: a Venetiaaflìcuraua in Henrico vn ottimo volere, egli nei moui-menti, enell’operefacea veder chiaro, che non mirauanogli di lui offici;, fe non à congiugner fèco la Republica, per fari! col fuo braccio vnito più forte, e più temuto nel confeguimento de’brache oc cu- matioggetti. SpinfenelPiemontedell'altremilitie , cheimpro-'ffiZr uifamemte comparfe, vi occuparono più Luoghi. Scritte al Prio-■pietHontt. re di Capua, fuo Capitano, e fratello di Pietro Strozzi, che do-uetteattalirefenz’alcunrifpetto tutti li Nauili; di Spagna ; e per non omettere di trauagliar Cefare, ouunque ne vedeua il modo, fapendo, che i Prencipi della Germania s’erano riconciliati con efío per femplice apparenza, introdufle apprettò a’molti di loro più trattati, per di nuouo inimicarglieli. n/finn- Arriuarono frattanto li due predetti Cardinali, l’vno à Carlo, e l'altro ad Henrico, ma trouaronoamendue, conforme agli ha-uutidubbi;, così altamente fitti nell’odio, e così auanzati nelle fcambieuoliofíefe 1‘vnocontra l’altro, che nulla poterono con-feguirdi bene. Finalmente vedendo il Pontefice difperatoil cafo , conuenne ritornar a comporre la propria volontà con l'altrui miglior fortuna. Si riconfermò alleato dell'imperatore, e per Dichiara- torgliogni fofpettodi doppia intentione, efclamò liberamente %pa pirici m Conci floro contra il Ré j AggrauoIIo d’empio, già ettendofi /• confederato con Turchi, e con Heretici ; ed elette più Cardinali à compiacenza deH’Imperaore medefimo. Tali nemiche, e pale- fi for-