6so DE FATTI VENETI darono, ed incenerirono le Campagne intorno. Ancorché la re-prefaglia non habbia titolo di vittoria, nondimeno tanto bailo à BarbarofTa contro il Regno di Candia per fuo gran trionfo . rallentò , che toilo poteifero le Galee dello iteifo Regno , e tutto il baroffa i corpo dell’Armata Veneta foprauuenirlo > fi partì , e fi riuolfe in fletta verfo Negro ponte. ^ Mentre co sì trauagliauaiì in Candia, hauea il Baicià di Morea, per ordini replicatigli dal Gran Signore ,nuouamente intra prefo Äf/ lattacco delle due Città di Romania, eMaluafia . VittoreGar-r,stacca- zonj ? che ß era nella prima fatto conofcere valorofo, e refiilente, Pittore preiò cuore, come/olito, dai buoni efperimentati fucceili, non *$$!?.f' mancaua di rinouarfi, trà quegli azzardi la gloria del merito ;; il come anco nell’altra di Maluafia,non meno intrepidi, e coilanti Ji difefori fi dimoilrauano.Imperuerfato à ilrignerle di vn tenaciiìì-mo affedioil Bafcià, nulla badaua,p^r che vinceife,di vincere,ò co la forza, ò con l'ingegno . Combatte^ con l’armi, &allettauaal folito con le carezze . Ma continuauano quei di dentro à tenere gli occhi alla diièia,ed otturate le orecchie agli offici;, né cötenen-dofi femplicemente rinchiufi,vfciuano talora animofamete fuori, e fpecialmente inRomania,macando l’acqua,sera aifuefatto Ago-ilinoCIufone di vfcir fouente,e di prouederfene.Piangeua il cuore al General Cappello di vdir trà täte angofcie,e pericoli quelle due Città ridotte , e bramaua ardentemente di poter toilo auanzarfi loroinfoccorfocon tutta l’Armata’; ma la Spagnuola non mai comparfa per fecoaccoppiarli, obligaualo violentemente ad attenderla .Non più alla fine fofferir potendo vn così lungo abbandono, rinforzòfei Galee di remiganti, e caricatele di munitioni, e soccorfa ^ rnilitie,e colà fpedite, anco felicemente vi entrarono. entrato • Ma fe veniuano in tal guifa combattute nella Morea queile due Città, ed era ilato inuafo , e lacerato dianzi il Regno di Candia, non reitaua meno la Dalmatia efente da grandi incuriìoni . La Dai- L’haueuano di già inondata i nemici, e già la icorreuano con ilra-™!neC,°& g* darmi ; con fchiauitù d'huomini, con rapine di animali, e rob-inctndìj. be,econdiièrtamentiditerreni, edefolationi diedifìti;. Pauen-tòà tanti eccidi; Camillo Oriino , che reggea nella Prouincia il Generalato dell’armi. Dubitò, che non foifero le publiche forze, ripartite in quei molti luoghi, bailanti à difenderli contra le po-tentiffime de’ nemici. Propofe al Senato di abbandonarli, e dì ridurre il neruo intero nella fola Città di Zara, come più valida, e più coniiilente di tutte l’altre, coniiglio queilo ,che iù giudicato da’ Padri troppo cauto,per non dir di più . Non ilimaronbenedi riitrignere tutta la Prouincia Dalmata in vn folo,ancorché ben di-fefo,e forte Ricinto. Poteano gli sforzi de’ nemici,dilatati in mol- ti