7P DE’ FATTI VENETI menteiprincipali. MailPrencipediCondè , l’Ammiraglio, e gl’altri Tuoi, pofando il piede fermo, in Orliens, ammaifarono vn potente efercito di varie nationi, e di varie fpecie raccolto, con ‘progrejjì cui poftifiinCampagna, s’iniìgnorirono di molti Luoghi, edel-gonoiu . ]a Città diPoiteripecialmente .IRegiJall’incontro, infiammati-iì di nuouo alle vendette, vn'altro ne vnirono, Andouui diretto-z Km < reil]ViarefciaIe Sant’Andrea , e ricuperato Potier , tagliarono tutti gli Vgonotti. Condè,erAmmiragIio , non punto per ciò fmarritifì, rinouaronovn’altropoderofoefercico , e temeraria-menteafpirando di finirtofìo la guerra, il pofero in marchia ver- io Parigi, per fuellere l’arbore dalla radice . Sant’Andrea, che vi era ritornato dentro , ricercò fpalleggio; Portoglielo il Duca di Guifa , e fcagliaronfi amendue à vifierecalate contragli nemici già poftiiì coraggiofamente in cammino . Seguì l’incontro vicino àDrus, con paridefiderio, & ardire di combattere : ma non già Gran bat- così d’eguale esperienza, e d’ordine guerriero. Erano gli Hereti-tagha. c* per jQ co]Jettiti;,ecompofti dall’accidente, e dal cafo. Vin-feronondimenonegl’vrtiprimi, sbaragliaronoglifquadronide' Vccifi mol- Fanti Cattolici ; Vccifero Sant’Andrea, e fecero prigione il gran Conteftabile ; Ma il Duca di Guifa , che sera vn poco tenuto indietro con le militie à CaualIo,mutò la fcena,quando credeaiì ter-%hdeT ir,^na£a l’opera. Inueftì per fianco li vincitori,parte ne vccife,parte Vgonotu. ne prefe,e parte fugonne,e vataggiofamente rifarci,con la prigio-niadfcon- nia del Prencipe di Condè, quella del Gran Conteftabile. L Am-cìuoiki disfatto, e confufo, fi ritirò in Orliens con le rimafte re- cito0 ór- liquie del battuto efercito, e Guifa inieguitolo, nè potutolo arri-uare, vi fi accampò, per fuperar’à tutta poifacò vna fola Imprefa la Città, e’1 nemico. Si dilataron’anche in Germania confiderabilmente gli Hereti-Heretici in ci,conuenendo l’imperatore fopportarli; benche più cofe impor-Gemania. tanti egli fuperate haueiTe. Hauea conchiufa col Turco vna trie-gua > ottenuto di ftabilire in Rè di Boemia il figliuoloMaflimilia-no, e fattolo eleggere Rè de’ Romani, aflìcuratolo fucceifore fuo nelFImpero. Il Rè di Spagna, volendo vendicarfi degli ftrapazzi, riceuuti al ?eAma- Gerbe, e nell’acque di Sicilia, e Napoli dalle fue Galee, alleili vn* Unuou ^tra f°rte Armata, eifa pure con non felice fucceifo, poiché aiTa-gnuo a ’ lita da fiera tempefta, naufragò in gran parte. 1563. Finì l’anno con quefto Spagnuolo infortunio . Alla Prima-uera, prefone fomento il Rè d’Algeri, pensò di rapire al Rè Filip-oranÌtaafd’ P° nellAfriea la Città di Orano, importante per fe fletta, e per faiiti dai l’ampio Porto fuo fopragli Orli del Mediterraneo . La vnife con feù \ ** ’ due Armate in terra, & in Mare; Ma beneaifeftita dentro da bra- uo