495 MDXXj DICEMBRE. 49G ni. Lui non volse mandar niun, ma ben volse il nome di capi corseno su questo territorio, dicendo fa-ria zonto a Conslantinopoli tal provision eie. lì cusì li hanno dati in noia, c il processo fallo per li turchi presi come erano venuti di voluntà del bassa di Bossina. Et cussi fece gran ofcrle e si parli. Et poi a ore 21 vene lelere dii Conle di Sibinico, di bore 18, come cavali 300 e pedoni 200 di turchi erano su quel territorio et expugnono il castello di Casidina. De li dicti rectori, di 12, horc 19. Come havendo inteso il perder di la forleza di Casidina, haviano fato cavalchar li slratioli, è li a Zara, per far divertir dilli turchi. Tamcn è gran distanlia et nulla potranno far. Item, scrivendo, zonse li el conte-stabele dii Conte di Sibinico. Li hanno ditto, turchi aver mena via anime 500. Scrive come, per via dii castello di Dobrovas e dii conte Zuan di Corba-via, hanno lelere, el bassa ili la Bossina, insieme con uno altro nominalo in le presente lelere di essi rectori, esser corsi sul territorio di Hongaria e di l’Im-perador e di aver fato gran preda di anime, et erano ritornali et sono siali da cavali 4000. Per tanto essi rectori dubitano dilli turchi non ritornino in quella Dalmatia, c non se li potrà resister venendo sì grossi. E in quel territorio è molli castelli, e vorano prender quelli e poi verano a le terre, unde hanno provisto a la Urana e Nona ; ma aricordano è necessario mandar più cavalli dì slratioli de lì, e vo-riano se li mandasse 200 barili di polvere, perchè etiam con quelli si fanno li signali quando turchi vien per corer. Di sier Francesco Corner el cavalier ora-tor nostro apresso la Cesarea Maestà, date in Vormantia, a dì 12 di V instante. Come quel zorno, scrìsse per le altre, partì monsignor di Cliie-vers per seguir la Cesarea Maestà, el lui Oralor ricevete nostre letcre per la via di Pranza, di 29 Oc-lubrio col Senato, zercha la risposta di 20 rnilia ducati rechiesti eie., unde lui Orator parlò al Gran canzelier zercha la expedition di le cosse di Napoli; qual li disse aver scrito al Viceré li mandi in nota tutto quello fo tolto e da chi, e li danari si domanda, c quanto inlrò in la reai eie. Sicliè lien vorano satisfar solum quello è intrà in camera liscimi, e altri ha tolto da poi l’absolulion fe’ papa Julio de l’interdillo, et di tormenti fo lolli a sier Tadio Coniarmi. Eri ricevete nostre di 27 Novembrio con la lelera a la Cesarea Maestà congratulatoria di la incoronatimi fata in Aquisgrana,««^ andò dal Be. Era monsignor di Cbievers, il Gran canzelier e il Ihesorier Philin-ger, e li apresenlò la lelera. Qual lela, per il Gran Canzelier li fo risposto ringraziandosi la Signoria, offerendosi ete. Questa malina a bona hora è zonlo uno vien per le poste di Casliglia mandato dal Gran contestabile con lelere da Burgos, et par quella comunità scriva al Be si risolvi in ralifìchar quello à promesso dillo Contestabile, e li hanno dato tempo zorni 18 tra andar e tornar, et quatro zorni a slar di qui per aver la risposta, aliter Burgos ritornera-no a la Santa liga, come era da prima. Et benché siano promesse mollo prejudicial al Re, si lien questi manderà la ralification perché se la non vien non si poi conzonzer con l’Armiranle, qual è con le so’ zelile a presso Medina de Biosecho. Et evi el Cardinal de Tortosa con diio Armiranle, et lo exer-cito di la Sanla Zonla è li propinquo, e converasi far la zornata, e facendola dubitava di perder, perchè le zente non ha danari et sono a la fin di la paga. Et dito Armiranle li havìa mandà a dimandar danari a esso Contestabile, qual, olirà li arzenti bavia impegnato, non si trovava si non 400 ducali ch’era pochi; et 11011 era zonto li 50 milia ducati li dava il re di Portogallo; ma ben zonla la rimessa, qual si ha a pagar a la fiera di Medina, qual è per tutto il mexe presente: per il che è necessario l’Imperador si risolvi, aliter quelle cosse saranno in più disturbi che prima. Scrive, zercha li 20 milia ducati si provedi, ut in litteris. Scrive, si provedi di mandar il suo succcssor, si la Signoria non voi li oratori electi lazi la legation a Venelia, come ha visto di do è slà elcti; et dice scrive questo, con gran passion. Dii ditto, di 17, ivi. Scrive, zercha li 20 milia ducati il Philinger solicita, et volendo aver le lelere dite, par Soa Maestà mirasse nel Consejo di Alemagna con monsignor di Cbievers et Gran canzelier e altri, e inlralo cliiamono dentro el conle Cristoforo Frangipani, qual stalo un podio ussì fuora mollo alìcgro, e persone si alegrava con lui et precipue 300’ li foraussili. La causa fu perché fu eleto capitano di Maran e Gradiscila. Per il che, cognoscendo il mal animo dii dillo conle Cristoforo verso la Signoria nostra, parlò al Gran canzelier, dicendo quesla ele-lion è contraria al voler di la Cesarea Maestà, qual voi ben convicìnar con la Signoria nostra, dicendo le raxon 11011 si dovea mandar dito Conte, perchè sana incitamento di guerra, e la Signoria manderà zelile in Friul, e cussi si principierà garbuio. Lui Gran canzelier disse non è da parlar, perchè era slà deliberà nel Consejo, perchè lui ha pratica in quelli lochi, poi è benemerito per esser stalo presoli in quesla terra, poi il Be spende mandando costui ducati 5000 mancho di quello spendeva ; e i’ Orator