LIBRO PRIMO. 27 fola Prouincìa d’Italia ;cofa, che non poteua portare feco alcun tregua per dubbio,per eiTere abbracciata, benche non fi eftendeife oltre i ^ Monti ancora; nè l’Alleanza,ches’era difrefco conchiufairà la Republica, & il detto Rè di Francia, e quel di Spagna, men ella comprendendo, più il minimo aggrauio veniualoro adofsato nè pretendere,nè rifentire doueano. Tuttauolta,già fapendo il Contarini, e'I Gritti, ch’era il defiderio del Senato di porre tutto il Mondo Chriftiano in vna vera pace , prima efficacemente in-fifterono, perche doueiTe la Triegua propofta eifer generale; poi vedutolo impoifibile, rifolfero di communicar'il tutto al Gouerno per i Publici precifi documenti. Qui poteano i Padri, colle preaccennate ifteife ragioni, e col contenuto medefimo deirAlIeanza,decidere,e conchiudere fenza alcuna difficoltà per l’Italia fola ; ma volendo anco in quefto eccedere, e ft rignendo il tepo,chiamarono gli Ambafciatori delle due predette Corone in Collegio;Participarono loro co tutta fincerità ciò, che trattaua-fi,ed inforgeadi dubbio con MaffimiIiano,e li eccitarono à pura- catdfi agli mente efprimeril de’ propri; fentimenti, e di quelli in/ieme , che foiTero itati de loro Prencipi. Diifero,e proteitarono eglino in ri- eia , e Spu-fpoita fenza efitatione alcuna,che anco la triegua per quefta folaL Prouincia farebbe ftata da quelle Maeftà aggradita appieno , e per le ragioni,che vi concorreano ,e per ciò, che fapeano de’Ioro ^aCm defideri;. Riceuutaiì quefta approuatione, e quefti fentimenti, y e,rtJ,l°A come poteua rimaner più dubbio, per acconfentiril al trattato ? Demandoflì al Contarmi, & al Gritti la facoltà di conchiudere, ^¿ec,on' & effi conchiufero in conformità, con l’incluiione, e con l’aiTen-fo infiemede narrati Regi; Ambafciatori . Ora, mentre, che di vn tanto bene crede, e ne afpetta il Senato le commendationi, e gliapplauii, paruealTriultio, eparue ad vn tal GiufFredo Carlo, Preiidente del Configlio d i Milano, di non adherire alla Triegua, nè di fottofcriuerla, fe non prima Sentirne»-partecipatala al Rè di Francia, e riceuutone prima il Ìlio Soura-no compiacimento. Nè qui folamente fermaron’eftì gli sf°8a~ ?erjìmc7m menti della lor paflione. La dimoftrarono più aperta ancora, am‘ partendo amendue immantenente dall'efercito, e conducendoii à Milano ; per doue il Gritti, pur’al fine di non mancare da 1 canto della Republica di ogni conuenienza, fi contentò di ièco accompagnarle di feguitarli. Succedette in tanto fra quefti trattati, che il ProueditorCornaro,ef Aluianofuperaifero in Iftria la Terra di Poftoina, di già nominata, e che fe ne aggrauaifero gl Imperiali ; pretendendo, chenel tempodel negotiofoflefta - prendono ta illecita loccupatione, Potea la Republica foftenere valida-VoHoina• mente in contrario ; poiché, negotiandofi, non erapaiTàta paro- D 2 la