LIBRO SECONDO, 87 già la gran macchina dello Stato Venetiano, principiato hauen-do àcrollare, continouòdirouinainrouinacome ruota andante , Alcuni malcontenti Padouani prefero occafione dalle pu-blichedifauuenture, e dalle riuojutioni di Vicenza, Verona,e T u. degli altri Luoghi, di sfogare i loro priuati rancori. Comincia- >nvMm. ronotumultuofamente à prorompere, e trai vari; affètti, eie calamitofeconditioni, non fùdifficile, che chi per ifdegno, chi per timore, e chi per defiderio di cofe nuoue, affetto inseparabile dall’ignoranza, e dall’impeto d’vn com mollo Popolo, non an-daffero in numero à poco à poco notabilmente crelcendo, Fattali finalmente famigliare la temerità, e'I difpregio , corfero innanzi à quei publici Rapprefentanti, e proiettato loro, di non volere per alcun modo riceuere in Città l’efercito, che vis’era molto auuicinato, fi voltarono con impeto ripartitamele alle Porte, Scacciando i Cuftodi, e rendendoli padroni d’elle, Più perfidamente ancora peggiorarono nella ribellione, Ardirono di sforzare li medefimi Rapprefentanti àdar luogo,e for-tire fuori di Città, e la empierono di vn gran numero di armati Contadini \ aprirono le Porte allo ftelfo Dreffino, già entrato in . .., Vicenza, e datili à lui, fi dierono à Mailimiliano. Se ne affliliè pur'oglHm. tormentofamenteil Senato, poiché, fi come hauea conofciuto necelÌàrio, e per affetto, e per impotenza, di liberare le Città più lontane dal vincolo del giuramento, così erafi prefiifo di conler-yar Padoua fino all’vltimo del fuo potere; e fperaua certamente farlo co’l predetto rimalto efercito ; co’loecorfi, e con lade-uotione, che hauea fempre in que’ Popoli inalterabile elperi-v mentata, Fra tante, e tante calamitole riuolutioni, non più reftando, fi poteua dire, terreno per poterui porre il piede, conobbero ne-ceffario i Padri, già ches’era perduta la Città, di non lafciar più quel poco efercito nel diftretto Padouano, efpofto agli impeti de’nemici, formidabilmentefcorrenti. OrdinaronoàCapitani, che fi toglieffero daque’Contorni, eche andalferoàricoue-rarfi in Meftre; luogo dalla parte Triuigiana, nelfvltimo confine di Terra ferma, e fòpra gli orli di quelle iftefle Lagune» Qui- Farcito ui dunque tutte ledifèfe poflibili rinfòrzaronfi; nè manco aperto | fitraffe l’occhio àqueftamedefima Dominante, nulla badando- Mejbe. fi? che fotte per fe fletta naturalmenteinelpugnabile, non mai douendofi, làdouetutto importa, tralafèiare, benche nonbifo-gnofe le cure degl’ingegni, e Po pere dell’arte. Furono eletti dodeci Nobili àriuederei Canali, ei Liti, per^mifBJ-. Otturare con gli oftacoli, e difendere con le fortezze, tutti gli ti in Vene• aditi, egli ingreffi. Piùioggetti fi deputarono à riuedere perle tu' ca fe