36 DE’FATTI VENETI le Padoua ^ e Verona dopo fiate dominate per fecolida fieri Barbari,* [c orfi pur (ecolt,che noi le habbiamo,piùper affetto di gran pietà ¡che dt ecce/sma ambtt ione Joltej redente dalla tirannide.Vuole la Patria del Frinii ; nèpurqm fermandofi, vuol'anco Tre uigt, quel T reuigi mede fimo ,che da noi acquiftatopiu d’vnavolta, eper tempo lungopoffeduto ,gtà urefentafsimo con aito generofo à Leopoldo, Duca dAufirta ingrattofo dono,e ch'egli contentato/i poi di vend erto à Carrarefi, noftrt acceì imi inimici, ci cofìrtnfe a r ac qui fi arto vn*-altra volt a à forza d'armi. Viene per terzo il Rè Chriflianifsimo di Francia » e toccano a lui nel diutfato comparto, Brefcia,Bergo- lo , Crema» Cremona ) e laCtara d’ ¿adda, come luog hi pretefiin• corporati nel Ducato dt frìttano* Acquiftò le tre prime la Republi-ca con mcontrafiabil legge molti anni ¿vanti3 eh'et firendeffe padrone dt quel Ducato > e le altre due fono quelle i[ieffe 3 che, quando ei lo prefe coniarmi noflre alleate, rimafero ànot per ejecuttone dei concordati Capitoli \ onde s’è giupa la fuay non può ejfer'ingiufta la no-fra portione \ ma ben farà ingiufìo per tutti II tempi à ventre, eh'egli con auelenatQ pretefio habbia infranta la Leva \ mancato alla fede » fi a fi collegato, con tutta lx Europa contro di noi \e fia egli il primo in Campagna preparato all'tnuafìoni,^ agl’incendi). Aono finalmente del Re di Spagna per quarta parte frà le diffegnate conquijìe, le tré Città della Jpviglia chegiariceuefstma tndepofitodaFerdinan-do , Rè di Napoli y per faluargli quel Regno contra CarloOttauo Rè di Francia, Odafi gran cofa\ oda fi, come vi fiano tal'hora dei Pr etìopi più voraci delle fere tfìeffe , che pure qualche volta, fttrouano fatolle dingoiar lxaltrui. Pregati allora dal Papa j [Applicati da quel Rè me de fimo 3 ad accorrer ut in dtfefay ed accorpiti, e faluata il Regno pretende adefso la Spa^nuolo, che non fi [gnaua in quel tempo dtfarfene Signore, ingiufta ìa rteompenfa di tre fole, e poche Cittày che et diè hnua/o Prenctpe,per vn intera Regno d fefogh\e per vn Regno,che,fe la Republica nolopreferuaua allora al fuo legittimo Soura-no,lo Spagnuola t(teffa meno al ¡preferite lo dominar ebbe {¿uefii fono in fuccinto t motiuiy quefie fonale ragioni de nemici > per promouerci contro vna tanta guerra » Quefie * ò apienttfstmo Senato, le decantate vfurpationi delta nofìra Patria. Ora mo,che già ¡i è fiabilita, con l'impegno da* detti quattro Potentati folennemente rat ¡ficaio,la gran congiura i e che il Rè di Francia è per vfeire, ò pure è v(cita vigor o-ftfstmo in Campagna ; Che gli altrtvt fi vanno frettolùfamente alte fi e n do , ci fà (ottomano, eper bocca prtuata il Pontefice, chiedere dt nuouo le due Citta dt Art mini, e Faenza \ Ci promette per fe ftef-fo,e per Mafsimili ano la pace, e promette di (laccarfi ,edi ¡eparar-fi amendue dalla Maefìa della Francia. Nbn concedafi per gra~ ti a vna tanta autor ita, 0* vna fintile variai ton di cofe. E come po•