LIBRO SECONDO. 63 vii. Ci ferine ,ciprotefìa ogni giorno, che fi fuga il combatterei nè ce lo permette/e non in cafo d'vn evidente anuant aggio. Che noi adef-fo ci partiamo di qua, per andar cercando^ i pericoli, è vn'efpreoamente contrauuenire alla Sovrana volontà del Prencipe .Che tr ala-feiamo di •vincere con la fìancheZjZja il nemico,per andarlo à combàttere nel colmo del fvo più forte potere; quando anche lo vincefsi-mo, ci zafferebbe d'imprudenti il Mondo , e perdendo ci fegna-rebbe di troppa ignominia. Reggiamoci dunque con la ragion e, che anco fallendo, lafcia in ogni modo la fodisfattione in fe medefi-mi, e il compatimento negli altri. Obbediamo al comando fuper io-re , che ci è ficura difefa, e Jcorta infallibile in tutti gli accidenti. Sofpe ridiamoci alcvn giorno, poiché il tempo el Sole, che fe ben feor-re frettolofo^pefatamente matura. Attendiamo almeno tarrivo qui nel Campo delle altre no/ìre militie, che ancor non vi fono, e che di momenti fi attendono. Cosi configlio y così priego, così protefìo fopra vn paffo, ' che à non farlo, certamente ci conferva in piedi, e che à farlo , può per ogni picciol’vrto perpetuamenteprecipitarci. Erano appoggiati à buone regole & à iodi fondamenti militari quelli concetti del Conte. Mà non già PAIuiano volle perciò ritrattarli dalla fua prima, già efprelia, propofitione. Inli-itè più che mai, che lì douelTe muouere lènza ritardo l’efercito. ! Haueual’animo ardito, efrelcal’età, che acutamente fprona-»« ualo. Pareuagli impegnato l’honore con l’opinione ; non tanto men'K da gl’huomini grandi facile à cangiarli. Gli rapiua l’emulatione poi tutti gli altri fentimenti. Non potea patire, che il vecchio Conte gli occupale dinanzi il primo,e principal comando ; Tanto in fomma s’inferuorò ardentemente nel difcorfo, e nell’impegno, che vici lino à rimprouerare apertamente il Pitigliano di fredda età idi troppo tardo, e di troppo timido . Paruero quelli titoli ingiurioli al Conte, ne feppe difènderiè-ne meglio, che dimoilrandolì anch’egli altrettanto coraggiofo, e ardito* contra la propria, già foilenutaopinione, econtra le che sforza piene ragioni, tanto da lui medelimo efficacemente dette, e prò-teliate. Pofe incontanente l’efercito in ordinanza, el’AIuiano muouer pur’ ancora fouerchiamente bramofo di trarli fuori in Campa- leferc,t0-gna, aflicurollo, per maggiormente allettamelo , che già fi tro-uauano i nemici difcoilati tanto, che più non vi era pericolo di venir con efli alle mani,fe non à piacimento,e quando concorref-fe con la volontà il vantaggio. Calatoli per tanto dall’alto fito tutto il Campo Veneto, e poiloli sù la pianura alla marchia, Eordinai camminaua ripartito, & ordinato in quattro fchiere. Erano le tre prime dirette dal Conte co’1 comando fupremo Generalitio; e 1 Aluiano conducea la quarta di retroguardia; il quale non credendo