LIBRO • DECIMOQVINTO. W Podeftà, Giouanni Deliino. Ma quando fi ftrinfero li negotiati, e Gwuan-non folo fuanì quefto punto, ma tutti gli altri etiandio . Non ac- 5^5*2 confèntiua Bulfarch, che à foli eccefliui vantaggi di Ferdinando ; ^rona • Rigettaua il tutto , e fino opponeua alla reltitutione di alcuni Luoghi, che haueano li Sudditi Auitriaci occupati , dopo con-chiuìà la Lega in Bologna del ventinoue . Negatofi da lui finalmente di rilafciar’Aquileia al Patriarca,come à legittimo fuo pof-feffore,conuenne difcioglierfi fenza veruno effetto il Congreifo. mfdoi?é-Ma fetràiPrencipiChriftiani fi trattauadi pace,fempredub bia, e fempre incerta, Solimano all’incontro preparauafi da vero ad vnanuoua tremenda gu erra, &: à far’ vfcire tolto da’Dardanel- u?Si. li vna potentiffima Armata, per ritorre dalle mani degl'imperiali Coron’, e Patraifo , vltimamente in Morea occupatigli. An- spagmoM. drea Doria,fentitone il fufurro,alIefliua anch’eglifrettolofamen-telafua, onde la Republica, benche conferuatafi amica degli vni, e deglialtri, trouoifi per faggio riipetto in bifogno di riarmar E Veneti quelle Galee, c’hauea già nel Io fcorfolnuernodifarmate ; Man-dolle à Corfò al General Cappello, eh iuitratteneafi col corpo ordinario, ed efpreffamentegli commife , chedoueffecon IVfo folito indifferente contenerli, nè ingerirli punto, che inbencu-ftodire i Mari, egli Stati Veneti. Obbediil Genera fepontual- ^parte a mentegli ordini. Mandò quattro Galee al Zante . Fece con al-tre fei calar nel Golfo Francefco Dandolo, che n’era il Capitano, "Jmatd. per reprimerei Corfali. A Capo Mal io, poito opportuno, per aificurare la nauigationeverfoil Leuante , inuiò vno fmifurato Galeone, ben munito d’huomini , e di artiglierie ; edeirimafe à Corfù con la rimanente Armata. Remigando il Dandolo verfo hDalmatia,perinièguir’,ediitruggerei Pirati , volle la fua non buona fortuna, che, giunto al Safeno, in poca diftanza dalla Va-Iona, fcopriife in Maredodeci Galeotte, cheandauanofcorren-do, ed infettando Tacque. Fu egli prefto à fpignerfi alla loro volta; ma non già cosìfecero le Conferue» trattone Marco Cornaro con la fua . Vedutolo i Corfali da vicino , quafi Galea fola, gli fi au-uentaronocontro ; s’impadronironod’amendue , efeleconduf-fero infieme col Dandolo , e col Cornaro in Barbaria . Solitala Republica di vincere con TArmatafua quelledigran Potentati, Mano0’* ora fentito à reftar preda mifera le dette due Galee difuggitiui jZT. Ladroni, trafcorfeàpenfardimandarfubitoalGerbi, &in Algeri , vngroiTo corpo Nauale, per colà incendiare tutti i legni, che haueffe ritrouatisù le coftiere dell Africa . L’impeto però rÓfidUit dell’ira non finì di offufeare la lucidezza di queiti intelletti . Sof-nat0' pefifivnpoco, fi auuidero poi, che non era buon configlio , per vn’inlulto priuato, rifèntirfi contra TinterefÌe publico, e di tante