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MDXX, NOVEMBRE.
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     la man al signor Suliman : el cussi andoe a dì li con li presenti, dicendo era venuto per alegrarsi con Sua Maestà di esser sentalo pacifico Signor in quel loco dii padre, con il qual la Signoria nostra liavia bona paxe; dolendosi di la morte di quello, et che era certo questo instesso voria far Soa Maestà in continuar in la bona paxe eie. Esso Signor non rispose; ma lui Baylo li basò la man, alegrandosi per nome di la Signoria nostra, et Perì bassa rispose come il Signor lo ringratia, et che l’era di quella mente di conservarla bona paxe con, la Signoria nostra, come havia suo padre; con altre parole bone, ut in litteris. Et cussi, in quel zorno feno elelion
239	dii schiavo suo dovea venir a la Signoria nostra, qualiter uno nominalo Aehinat Mutafeaca. Scrive, questo Signor è di età di anni 25, di persona lon-go, ma scarmo e de complession delicata, ha il collo un po’ troppo longo, la facia picola, naso aquilino, ha ombra di mustachi et uno pocho di barba, ta-men ciera assai grata, la peladura traze al bianco ma palido, se dice esser savio Signor, à piacer di studio, tulli sperano bene del suo governo. Se atrova ditlo Signor aver tre figlioli maschi, uno di anni 7, uno di 5, el l’altro di 3 ; è homo prudentissimo. Scrive, come hessendo da li hassà, vene le teiere di l’orator dii Signor che andava in Barbaria, dolendosi che da 7 galie nostre a Cao Malio era stà preso con 4 fuste capitano Sinan rais, come scrisse. Scrive sia electo il suo successor, aciò possi venir al tempo di do anni, perchè l’aere e le aque di Andernopoli li fa mal a slar de lì. Scrive, il schiavo vien a la Signoria è venuto a disnar con lui ; dimostra savio e prudente, è di 1’ ordine di spachi, dice il Signor lo manda per confìrmalion dì la paxe, et ha etiam commission di parlar di le fuste prese. E lui Orator disse in juslificalion di dite fuste prese, scusando il Provedador di l’armada che è homo savio et non liarìa fato se dite fuste non liavesse fatto danno a’ nostri. Rispose lui, si questo fusse, el Signor faria gran cosse contra quelli di le fuste. Scrive, ha auto letere dii relor di Dulzigno in risposta di aspri 13 milia fo tolti, et juslificha ben la cossa, et ordinò a colui li tolse andasse a raxon a Scutari ; par venisse a Venetia e per li Avogadori fusse suspesa. Scrive si provedi di danari ; ha convenuto far spese et per il presente dii Signor e altro.
         Dii dito, di 15. Come li bassà erano mollo sdegnati per il caso di le fuste, e Peri bassà disse que--sto: i Renoveremo l’armada e si vegnirà a vostri danni se non si rende il tutto, et la manderemo a tuorve le ixole di Cipro, Candia et le altre. Era in gran co-
lora e butava fuoco. Mustafà bassà disse: « Questo è segno di esser a la guerra, et aver roto la paxe ». Feraga bassà disse come il Signor distruzerà li nostri paesi fino a Venezia. E scrive, il schiavo vien a la Signoria ha commission di questo, è bon conzar questa cossa ; el qual schiavo è homo di bona descrition, homo non più veduto da lui. Aricorda sia spazà presto. Scrive, il signor Suliman ha speso assa’ danari: a li janizari aspri 507 milia, a li bassà 5000 per uno, a li agà, a chi 1000, a chi 600 et a chi 240 per uno, a li caporali ducati 100 per uno; ha cres-suto provision a li janizari di aspri più di quello 239* haveano al zorno, sicliè ha una gran somma di danari. Si lien sarà homo pacifico, atenderà a darsi pia-ser, e cussi lo voi Peri bassà che governalo. Scrive, il capitano di l’armada è stà casso per mensfati per lui fati, e si forma processo, et hanno eleclo in loco suo el beliarbei di la Amasia. Scrive, mandar ditte letere per ditto schiavo dii Signor, qual vien da ola-cho a Ragusi. Voleva expedir messo a posta ma questo sarà più presto.
   Di sier Francesco Contarmi capitano di le galìe di Barbaria, date in spiana di Valenza, a dì 2 Octobrio. Nara la sua navigation. Scrive, ricevete letere di la Signoria nostra, exequirà etc. Dimanda sia provisto di galìe per segurtà soa, per esser in quelli mari fuste de mori e turchi, et hanno preso 3 fuste, e li mori fo butati a l’aqua è scapolati.
Sichè vien con pericolo, non trova conserve, ha inteso interzar le galie, tuor polvere et 30 schiopeti per galla, sichè per lui non mancherà venir con ogni cauteza e segurtà potrà, et si leverà fin ... . zorni de li.
   Di Zara, di sier Fiero Martello conte et sier Zuan Nadal Salomon capitano, di ultimo Octubrio, liorc 24. Come, a dì 27, scrisseno in risposta di nostre zereha aver bona custodia a quel territorio per la morie dii Signor turco, el cussi feno.
Ilora, avisa aver, 2000 cavalli turchi esser passà su quel dii conte Bernardin Frangipani et haver fallo preda e tornavano in driedo, et per do turchi presi per il conte Zuan di Corbavia hanno, dilli cavalli dieno tornar a danni di quelli contadi nostri. Et di Spalato hanno nova, per letere di quel reclor, come a Sigila era 150 cavalli et tutta Bossina era in arme per venir a far mal in Dalmalia, unde loro redori hanno mandalo a far saper a li contadini si reducano in lochi securi ; li quali non voleno obe-dir, per pena se li mete, et hanno mandalo di nobeli e citadini di Zara loro patroni a farli partir; sichè non manclierano di star vigilanti.