LIBRO SESTO. 245 Così vi e/orto ; così vipriego- così vi precorro. Ciete qui dentro rinchiufi da tutte le parti > non perche vi fio, bifido di nece/si-tarui al coraggio, ma per far Brefcia vri Altäre alle vofirepreparate glorie. Sia 1‘ardire, dimoßrato da' nemici, qui dentropor-tatifi, per ajjalirui, vrioccafione di vna concitata pruoua alla vo-ßra tntrepideZjZja, per mortificarne lo fprez>z*>o. Tai'è il perico- lo , che vi sforma -y tale il trionfo) che vi fi apprefta ; tale il valore, che vi affida, e tale io¡onquìper refi are, ò vit torio fi, 0 eßinto con voi. Fù pretto Fois à verificare nei primi albori del mattino la fua, già ftabilita, rifolutione. Spinfealla Portadel Gattello, per entrare in Brefcia cinquecento feelti Fanti, tutti coperti di ferro, & armati di mezze lancie, che vi fi gittarono impetuofamente Pois 0CCIt; dentro. Si oppofero loro li mille Soldati, che già haueaui il Grit- paiicafiei-ti fatti preauuedutamente pattare,e riufeì anche ad etti di tagliar'lo' à pezzi vna buona parte de’nemici, e rifofpingere nel Caftello gl’altri. Ma da Fois rinouatofi I’aflalto con altri due mila Guaf-coni, quetti entrati frefehi, nella battaglia^ più numerofi attai, fecero vna gran furia contra i noftri, ttancatifi, e diminuitili altresì nel primo cimento ; molti ne vccifero ; molti nerifpinfero, e penetrarono finalmente dentro alla Città, feguitati da tutto il Tettante delPefercito. Si combattè vicendeuolmente per più ho- Entra in re con attrocità infinite ; Era brauo, perche era difperato, ogn% iirejcu ' vno, e durò il flagello fenz'alcuna differenza fino, che lo decife-roà noftri danni li noftri ftefsi. Gli Stradiotti,fenza faperfi, fe fpinti dal timore, ò dal demonio, aprirono con violenza la Porta diSanNazaro, e per ettacodardamente fuggirono. Sparfafi di ciò la voce, corfe tofto à quella parte vna portione dell’ inimica Caualleria,che non hauendo potuto capir nel Caftello,sera trat- s°n0' tenuta fuori, ed introdottafi fenza oppofitione alcuna, fù à tempo per porgere vn gran braccio ai fuoi. Nondimeno ì Veneti,ancorché da tante parti attaliti, e circondati, combatterono valo-rofamente,fi potè dire, fino aH’vltima loro difolatione. Fù il numero degli vccifi trà i foldati, e’1 Popolo, fopra gli ottomila. Vi SirSS retto fegnalatamente ettinto da colpo di archibugio Federigo Contarini. Caderono viui nelle mani de' nemici, Andrea Grit-ti, AntonioGiuttiniani,che vera ftato mandato Proueditore Federigo in que’ giorni ; Gio: Paolo Manfrone, con vn fuo figliuolo, il Ca-uallieredella Volpe , Baldaflar Scipione, vn figliuolo di Anto- Andrea nio de Pi;, due del Conte Luigi Auogadro, ed oltre à quetti qua- Emònio lificati foggetti,vn numero inferioreconfiderabile .Degliauuer-fari; periti, non fe ne trouò con certezza il numero. Tutti però »■¿»/n'-concordarono, che fotte grande ancora eiso ; nè altrimenti fi po- Hh i tè