LIBRO SETTIMO. 2T7 Ma già II Pontefice in Roma più Tempre animato dapreiTanti offici; ,efauoreuoli accidenti, indrizzaua i fuoi penfieri à più ma£ Ucce cófiderationi;e fe già lo coli rigneua il timore d’inclinare alla pace co’1 Rè di Fracia,hora il rancore,e lo fdegno Io rinuigoriua-no. Sapendo molto bene,che per arreftare vna già intraprefa carriera , era il vero mezzo l’artificio, rifolfe in quegli iftantanei Infogni di praticarl o. Conuocò il Conciftoro de’Cardinali, e già eh’ eifi non cefiauano di itimolarlo al iòlito alla pace, difle loro » C ome vinto finalmente da tante inftanze, ed anguflie, hauea deliberato di riconciliar fi col Rè di Francia, purché gli foffe renduta '¡■¡'¡lì Bologna con l'altreTerre, ingiuftamente alla Santa Sede rapite in?11 ler u quelìa guerra» pa°e' Creduta vera, e non finta dal Sacro Collegio la ri folu rione,e’I fanto zelo, efaltollo con infinite lodi, ed applaufi. Ma la Santità Sua n’era tanto lungi, che dubitò d’ingannar iè fteiTa,fè torto non fi faceua à parte intendere diuerfa in tutto dal rapprefentato. Chiamò in vdienza gli Ambafciatori di Spagna, e Venetia, & aprì loro ilfuo verofenfo ,aflìcurandoli. Che nonhaurebbe acconfentito mai àpace veruna col Rè diFran- E eia ; e che }fe bene feco trattauafaceualoper addormentarlo. mimica i Mentreandauareggendofi trà tali fintioni il Papa,glifoprag- fitorfdì giuniè vn vehementeimpulfo, chepotea da vero perfuaderlo à riconciliarfi con Luigi, quando ne haueile hauuto vn minimo penfier*. penfiero. Prima, che feguifle la generale battaglia, vicino à Ra-uenna, meglio penfando quel Rè ai Tuoi cafi, hauea fegretamen-teinuiatoin Roma a’Cardinali di Nautes > eStrigonia Fabritio Caretta, perche muoueifero con efficaci impulfi il Papa alla pace, e per anco allettamelo con TintereiTe,gli eshibiflero le feguen-ti conditioni. Che fi re flit uìffe Bologna allaChiefa ; Che fi mandafsero li Ben- Sodisfat. fittogli in efilio, riferuata però loro la padronanza de propri] beni. Che il Duca Alfonfo douefse confegnarle Lugo, e tutte l'altre Terre* di Fra-da lui nella Romagna occupate, con l’obligo deli antico cenfo, e di afte-c,a * nerfi dalla fabbrica de*fa li. Che lo afsoluefse all’incontro la Santità Sua dalle cenfure, e {li refiituifse gli antichipriuilegi. Si diffol-ueffe nelreftoilConcilio Pifano aU*interoye fi rinueftiJJero i Cardinali della Porpora y loro tolta, per hauere adherito al Rè di Francia\ non pretendendo la jMaeftà Sua per fe fi efsa, che la fola pace del Papa, e deli Italia. Arriuate a’ detti due Cardinali quefte commiifioni del Ré Chriftianiifimo in tempo, ch’era già fucceduto il conflitto, ha-urebbero potuto fofpenderne Teiècutione fino à nuoui ordini ; mà fapendo eglino l’ardente di lui defiderio di rapatumarfi col K k Papa