LIBRO sesto. 23! cefi > e gli Suizzeri nella Lombardia, quando entrata nel Polefi-ne di Rouigo vna portione della República, ritornò ad ¿mpoífef- fatteti ricu farfi della medefima Città > e di tutto quel Paefe; mentre il Duca Alfonfo, pieno di paura, haueagià ritirate di nuouo le fue genti Ulnie-dilàdalPò.Calati poi dal lirojoneicófini del Lriuli li Teci~ichi, efpugnarono Cadore i Taccheggiarono Belluno,&: andauano cò-mettendo degli altri ecceiTi. raflarono allora Tarmi fteife Ve-netiane de! Polefine, ad vnirfi, fotto Ja direttione del Grit-ti, alTakrediTreuigi, ebrauamente inoltrateli là doue correa. G£idr¡í no i nemici à briglia fciolta, ne tagliarono gran parte à pezzi,an-co impoffeffandofi dei Carriaggi. Giunto ì’auuifo di quella otte- u. nutavittoria à Venetia, quando appunto, che peruennel'altro degli antecipati mouimenti degli Suizzeri contra il Milanefe , parue al Senato di commettere al Gritti medefimo d’incam-.^^”' minarfià Vicenza con tuttoil pieno delle forze, per quiui aíficu rarfi dello flato delle cofe, e procedendo à mifura d’eife alianti j Suixx?ri. co’medefimiSuizzeri accompagnarfi. Manon fi toftoeglifùà Vicenza,cheglicapitòftraniifime, nè mai afpettate rifolutioni di coloro. Intele, che dopo ritiratofi Gaflone à Milano, fi io (Tero riuolti verfo Monza,chinando alTAdda, edandofofpettodi volerlo oltrapafiare • Che fortiife Gafloneda Milano molto più forte di prima , per molte aggiunteui militie, e mentre fab* bricaua fopra quel fiume à Caifiano vn Ponte, per loro impedire il palfaggio, eifi mandalfero à trattare fecodiaggiuíta-Ü'’!,2J mento, & ad offerirgli il ritorno alle loro Cafe ,-fempre, che laro^afi-haueífe'esborfato vna fumma richieftagli di denaio. Che trat-tatofi il negotio , nafceife qualche difficoltà nell’accordar -fi; per lo che gli Suizzeri impugnaffero nuouamente Tarmi, ma che in vece di fpignerfi contro de’Francefi, fi fofiero inafpet-tatamenteauiati verfo Como, e d’indi incamminatili dintorno alla quiete delle loro ftanze. Da tale moftruofa deliberatone di quefte genti,limile in tutto all’altra da effe precedentemente praticata, rimafero fopra modo attoniti il Gritti ,etutti iCapitani, vedendofi miferamente perduta vna così bella occafione d’inui-fcerrar Tarmi nello Stato di Milano, etrouandofi ridotti in Vicenza fenza fapere,che piùfperare , nè chepiùrifoluere. Vnitefi fràtantoinfiemeTarmidi Roma ,edi Spagna, fi erano mutateimprouifamente anch’effe diconfigUo,Sierano,in veced’ indirizzarfi verfo Firenze,come hauea dianzi il Pontefice delibe-rato, riuoltate contra Bologna, e'I Duca di Ferrara, ed entrate 'Pont’fide, con grand’impeto nellaRomagna, haueuano occupate tutte le Terre, che poifedeua Alfonfo di là dal Pò. Fattola fola Baftia gm pren-qualche sforzo di refiftenza, fene aggrauò il Vice Rè di Napoli rZ/. :U Car-