LIBRO DECIMO. 4o9 . inalterabilmente la pace, e ne profeffauà tutto il rifnetto foiTem riceuuti, efpalleggiatidi quel modo li di lui ribelli. A tàliindo lènze anche il Governatore prefe à lamentarfi con lo Scudo, che dentro al lo Stato Lcclefiaftico foffe in quella guifa egli penetrato con eferciti, e con armi nude. Maintanto, che così altercai! ano infieme, venute alcune mofchettate dalle muraglie, vna d’effi-vr clfeAleffindroTriultio.ediFrancefi fi ritirarono fopra il Man touano. Seruì quello accidente di preteftoal Papa, per altamente aggrauarfene II Senato à cui anche portò le fue indolenze.fece ogni cofa per rad dolcirlo ; Implacabile in ogni modo conuocò il «££ Collegio de Cardinali,e datagli parte co feruétiflìmo ideano dell’ attentato de brancefi à Reggio, efdamò,inuehì fieramente con-tra il Rejrappresetollo già conofciuto à baftanza perfecutore della Santa Sede;lnnaIzo all'incontro fino alle ftelle il »ran merito di Carlo, e tacendo ancora la già feco ilabilita Colleganza , e premendo fopra la neceffita, chehaueua di appogiarglifi, per no, ab M/i-bandonarfi all arbitrio d’yn nemico Prencipe, tanto detto tanto fubito effettuo. Haueagiadifpofto, ediuilàto il tutto con Don?' Giouanm Emanuele, AmbafciatoreCefareo , che-lirifiedeua^» appreffo;ed hauea già rifolto di appoggiar’all efperienza di Prof- pero Colonna la prmc.paledirettione dell'efercito . Chiamollo . à Roma ; Coniglio con lui le forme migliori di affalir Milano e ■ direttur dopohauerle maturate bene infierne, concertáronle in tal guila. diiKr, Che fi trasfertffe Profpero i neon Unente à Bologna,per iui raccoglie-re tutte le genti Ecclefiafliche, Fiorentine ,e Sutzzere. Che paffafse- ¡¡£¡¡¡¡”-1 ro ad v riir ut fi ti Vice Rèdi Napoli,con tutta la Caualleriadi quel Re-tro dl **¡. gno j il Marchefe di Pefcara conta Fanteria Spagnuola, e Ce far e a, Un°' e Giróla*no Adorno con altri due mila Fanti , pur Spagnuoli, che haueua feco. Che fi facefse vna lena d'altri quattro mila Alemanni, e duemila Grifoni à comuni fpefe , e che condot top agli(tipendìj con ducento h uomini d'arme ,ducento Caualli leggieri, e contitolo diGe-neralifsimo dell' efercito,fenza pregiudicio però della foprawtenden-za di Projpero, Federigo Alar che fe di Mantoua, douefse, & egli, e Fedcri?ry tutte le dette genti congiugner fi tra il Modonefe , e'I Reggiano , affine March# diauanzarfiper i Confini dello Stato Ecclefiafiico nel Milane/è \ e i‘a oÌTerZ volendo fi etiandio afsalire il Ducato dall'altra parte per la via di Co- li0imo • mo yfi afsoldafsero fei mila altri Suizzeri , onde non refìafsero Luogo, non impetuofamente attaccato. Tante fìrepitofe preparationi di guerra dilucidarono finalme-te gli occulti oggetti di Papa Leone, e paleiarono li nuoui difpo-fti incendi; alla {concertata Italia . Soprafatta la República da cosìgrauefconuoglimento di cofe,ne fcriifepremurofamenteaf RèChriftianiflìmo , efapendo , cheiòno i trauaglileyerepietre Fra,CUL Fff di