LIBRO DVODECIMO. 4571 Deliberata Pvnione, fi andarono apprettando Tarmi; nè la República non perdendo tempo commife ad Agoftino da Mula sgoKn» già pattato alla Carica di Proueditoredell’Armata, che douefle pattar con eflaàCiuità Vecchia , per accompagnarti à gli altri legni Collegati, e fpignerfi tutti in vn corpo contra Napoli. Egli anche (libito obbedì al comando *, ma non trouateui le Galee di Francia, fi trasferì à Terracina, doue giunfe con tremila Fanti OratioBaglione,che hauea liberatoli Papa dalla prigionia,in cui era già caduto lotto il fuo Predecettore. Ricondottofi pofcia il MullaàCiuità Vecchia, e giunto Valdemonte con venticinque s'mm Galee Frácefijed altri legni,eglino s’indirizzarono verfo Napoli, ™”¿ c$¡-Renzo andò per terra nell’Abruzzi co diecimila Fati,e numerofa^0 ^oi'-Caualleria;& Andrea Doria,fe parato fi col folo fuo corpo Eccle-fiaftico dagl’altrijpafsòà combattere.PozzuoIojdoue rinfacciato da grand’impeto di Cannonate, ritirofli in fretta, & andò dinuo-uo àricognugnerfi con tutta l’Armata, Quiuitrà loro Capitani dibattute leopinioni, determinarono concordi, di pattar’vnita- S ¿ mente ad affalire il Cattello à Mare, per fermarli quiui in ogni oc-Mar*’ corrente bifogno vn Porto di ricouero . Pottiuifi dirimpetto , dierono principio àberfagliare con le artiglierie le muraglie, e Eioprtn-fatteui torto larghe aperture,sbarcaronui. Fu primo Paolo Giù-ae' rtiniani, combattendo con le genti della fua Galea, à preftare l’animo, e 1 efempio à gli altri. Penetrò, per vn foro dentro alla Terra in perfona, efeguitato poi da tutte le militie, confeguì egli il merito di hauereappianato l’ingrettb all’occupatione del mede-fimo Cartello,che anco gli fi arrefe immantenente à patti. Importettatofidi quefto Luogo, e ricetto l’Armata/e le inchinarono volontarie quafi tutte l’altre Terre di que Contorni in co» altre Marina . Tal'vna, non tanto pronta, pagonne il fio, e così auan-Ttne' zandofi , e ferpendo, fi tirò poco meno,che in virta di Napoli. In tanto, che di tal modo andauafi felicemente operando in mare, faceua Renzo da Ceri in terra la fua parte anch’egli. Già entrato in Regna,epafsatoil Tronto al difpetto del ViceRè, chegli sera duramente oppofto, hauea nell’Abruzzi efpugnata J’Aqui-la, e i Contadi di Tagliacozzo, Celano, & Alua,procedendo più 1’Jí‘rZz iempre animofamente auanti. Quefte corrifpondenti profperi-tàinuitarono tanto più li Capitani marittimi à tentar l’Impreià ZodaCeri. diNapoIi,giàcheancovifitrouaua Lanoia lontano; rtanco, e mal contento il Popolo, e in quella Città rileuauafi lafomma di tutte le cofe. Alcuni però de’ Capi dichiararonfidifcordi, non riputandola fola Armata marittima bartante all’attacco, ed all’ elpugnationedi vntantopuogo.Proponeano difoprafedere fino che Renzo, più accortatofi per terra, hauefíe potuto preftar’an- Q_g <1 2, co