LIBRO OTTAVO, pi Italia, lì ritiratte per due miglia indietro, prefidiandolì in vn ben munito Luogo,e iui tenedo,lenza rifchio infettate le ftrade à No-uara vicine ; incommodati gli ftettì Suizzeri, che vili voleflero introdurre, ed attaccarli ancora, quando fe ne fcorgefle il vantaggio . Huomo il Triultio di vn’alto credito, fece, che ogn’vno concorrette nel fuo fentimento. Spiantarono i Franceii Partigliene, e con tutte Tarmi andarono à poggiare fopra il fiume no- siritiran0t minato della Mora,lontani daNouaradue miglia in circa . Capitatone agliSuizzeril’auuifo, fe primacon tutta Tintrepidezza viaggiauano,per accoftarfi alTefercito inimico , tanto più lì animarono , intendendo, eh ei timidamente sera allontanato. Paf-laronodall'ardire all’allegrezza, nèauuedutiinaltro, che in te-nerfidifeofti, quanto più poteuanodall’efercito medeiìmo, entrarono, fenza alcun trauaglio, in numero di lètte milainNo-uara. Qujui dentro li accolte, e li abbracciò Io Sforza con giubi- Entrano loeftremo; ed etti vie più arditi deliberarono, di andar iubitof^Sà la notte ad attaccar’improuifamente i Francelì nello ftettoloro ben fortificato alloggiamento, nulla penlando a’fuantaggi, nè, che ettendo totto per arriuare, e feco vnirfi li rimanenti Compa- dìlffir^ gni, potettero attenderli, e condurli più forti, e numerofi à così,FrjnCf^ terribile cimento. Per renderli più rifoluti, eanimofiancora, parue à vn fuo Capitano, Montino, di nome, di confiderar loro da vn’alto luogo. Non effer eglino entrati in Noti ara, per morirui dentro di filme, n'e me no fopra le muraglie , vantaggio (amente pugnando *, troppo in. EQritÌ01ì degna la prima morte dellorovatore\ troppo la (econda abborribile, d oloro come dcrtuante, non dal proprioyma dal coraggio de' nemici,che la sù CaP(Uno' ad affalirli fi portafferò. Conofcerft