L I B R O N O N O. 347 dipendente da due nemiche la Santità Sua potette meritar con ciò la gratia, e'1 patrocinio loro, per iflabilire in Italia la fua Cafa Potentatogrande . La prudenza del Gouerno ,rileuatone il mille-ro, rifpoieal Bembo con officio miflo di humile rattegnatione ; £ rifojìi divngiuflo {ottenimento delle iue ragioni, e di quella fede, che del Setta non era per mancar mai verfo il Ré di Francia, fuo Prencipe Co-t0' federato;quefli eflendo flati i punti più eflentiali dell'officio letto nei Collegio al Bembo, perche lorapportaflè à Sua Santità . A lui pofcia, come Cittadino, e figliuolo della Patria, à parte fi comunicò il fofpetto;Che no fotte iìncero l’introdotto negotiato. Che il Rè Ferdinando di Spagna vi hauefle ipinto iIPontefice,per porre in ombra, & in diffidenza la Republica col Rè di Francia; e che tanto più douea temerfene, quanto haueafì per fìcuro, che Ferdinando medefimo già trattale con quella iftefla Maeflà di rinconciliarfi.PartitoilBembo per Roma, giunfeà Venetiavn’ auuifo aflai diletteuoIe,che tanto più ftabilì il Senato nella fua co-ftanza ; Che fi fottero pacificati li due Rè di Francia, e d’Inghilterra col facro vincolo del matrimonio, hauendo Luigi, perlaTacetrii morte, ch’era poco dianzi occorfa della Reina, prefi in moglie dFur'**a di Maria,foreIIadiHenrico,&amenduene dieronoalia Republi- & Ingbtl-ca con loro lettere contezza. Tale importante nouità miglioròifrM altamente quefte publiche fperanze;poiche toltofì il Rèdi Fracia quelfolo oflacolo dell’Inghilterra , per cui nelle trafcorfe Campagne era flato diuertito dall’Italia, non rimaneua più dubbio, che non volefTetofto rifarcire li fuoi sforzati , ritardi ; fpignere tutto il potere della Corona , per ricuperar Milano, e perche la Republica parimente, col mezzo delle proprie, e di quelle forze congiunte, racquiftar potette anch’ella il rapitole dominio . Si dettero per ciò rrancefco Donato , e Pietro Pafqualigo, Amba-fciatori flraordinarij alle due predette Maeflà,ed eflendo auanti ^Hetfco del loro partire caduto infermo il primo, fù in fua vecedeflinato pS» Sebafliano Giuftiniani. Vertirono in generale le loro commiflio-ni; di rallegrarli della pace fatta; del matrimonio conchiufo,edeI titolo di amica,e di confederata, in cui serano compiaciute nei lo- amenJue. ro accordati Capitoli di nominare la Republica. Più fòftantio famente poi fù loro ordinato , che infifler doue/sero pretto al^recgm Rè Luigi per la fpeditione in Italia alla Primauera d’vn potente miffum. efercitojgiàchelaflabilitaamiflàcol Cognato In^Iefè, #la trie-gua, che haueua pur’allora prorogata col Rèdi Spagna rimuo-ueuano tutti gl’im pedimenti a’ fuoi trionfi. Mà benche partiti da Venetia, quanto più prefto poterono gli Ambafciatori,nó arriuarono alla metà del camino perFracia,che capitò loro vn’infàufta nuoua della morte del Rè Luigi < ineuita- ^?rrudd -v f .1 HeLui£t. X x I bile