190 DE FATTI VENETI so àFigarolo, Cartello fopra Iaripa, diquàdalPò, edalzategli contro le artiglierie, e battutagli à terra vna Porta, aftrinfe le militie,chevi erandentro, àpreuenire con la refa l’imminente e io p%en- eccidio . Confeguì anco la Stellata , giacente dirimpetto, e 4f. dopo fatta fcorrere per quei Contorni la Caualleria leggiera, re-Ìatla“Stel' ttituitti à Figarolo, e mandò con buona parte di elsa il Prouedi-tore Contarmi ad incontrare verfo Bologna il Marchefe ,perif-coftarlo iìcuro in Mantoua. Trouati, che ii furono, dimo-ttrò gran defiderio il Marcheiè di abboccarli col medefimo 'abbocca* Cappello,per appuntar feco iloro mouimenti, onde capitarono ™nt0eif0ele ambi à Sermede, Luogo parimente fopra la ripa oltre al Pò; e -delMaxche quiui diicorfo lungamete infieme,ritornarono poi,l’vno al primo foia dstr ^uo alloggiamento di Figarolo, l’altro à Mantoua, per alleftire le mede* Joro militie, e ricondurli tolto ad vnirli conforme agli ftabiliti concerti.Trauagliauain quello tempo agitatamente il Pontefice, per raccogliere,ed aumentare il fuo elercito,e perche hauealo ri-trouato molto minore del pagato, e del fuppollo, e per ducento huomini d’armeje trecento Fanti, c’hauea in quei giorni fpintià Modona con Marc’Antonio Colonnare Giouanni Vitelli per al-Edifficoita cune conceputeuige'oiìe. In quelle fue diligenze di rinforzarli, scontrate jnc5traua però maggiori le difficoltàdellefigurateli.Già s’erano tutte le fue fperanze ridotte nelle fole trecento lancie, che doue-ua il Rè di Spagna mandargli per Flnuellitura narrata del Regno di Napoli, e quelle ancora gli veniuan ritardate per vn’ ordine, fpedito dal Ré Ferdinando à Fabritìo Colonna, con cuiprohibiuaglidiandarui, fe prima non confegnaua il Pontefice la Bolla deHInueilitura medefima . Refiftendo nondimeno à quelle durezze l’animo indurato della Beatitudine Sua, continuò fortemente à inlìllere appretto agli Ambafciatori Vene-Eccitame tiani, perche ora mai l’efercito della Repub lica tragittale il Pò; fa^Zil ^congiugnerecolluo,cheprometteua arriuatoui in momenti, ti perpaf- e li auuicinafsero vnitamenteà Ferrara. Sopra quetto importan-«^«tiifimopairaggiofuuiin Senatoqualche difcrepanza; ma final-v«[auto. mente poco potendofi dire contra la necefsità, li deliberò di commetterlo al Cappello, e li fodisfeceal Pontefice anche in £v» acca- quella parte. Mentre però, che in efecutione dell’ordine rice-fentono. uuto ? faCeua fabbricarli Proueditore vn Ponte, per tragitaruifi; echeilMoro,Generale dell’Armata,per fiancheggiarlo, vera penetrato per l’Adige, affine d’ifcanfare le Artiglierie fopra il Pòdi AIfonfo,ièntittìà vociferare grande nouità, fcrittafi pur' anco al Senato dagli Ambafciatori ttefli appretto al Papa ; Che ritornato in ifperanza il Rè di Francia di guadagnar la Beatitudine fua, la facettè di nuouocon allettamenti di grandi eshi-