LIBRO Q_V I N T O. 211 ed attorniato da’vittoriofi nemici, fi mife in ttrada , per faluarfi anch’egli, fcegliendo la medeiima, già da Vrbino praticata ; laquale però à lui riufcì più infelice ancora. Hauea Raffaelo de’ Pazzi potuto tenere pezzo à bada Theodoro Triultio con la Vanguardia dell’efercito Francefe fopra il Ponte à Reno, onde non era flato combattuto Vrbino da quella portione; ma il Cappello, moifofi dapoi, venne fopraprefo dall’impeto intero dell’armi didentro, di fuori, e de’Monti, e da ogni canto fieramente circondato, ne perirono de’fuoi in gran numero lotto il ferro ; molti fi difperfero, fuggendo, & altri feco potè- F?^ZnL rono in Romagna con gran fatica faluarfi, lafciando in mano de’ nemici le munitioni, e le artiglierie. Gran vittoria fu al certo, quella per gli vni ; gran perdita refpettiuamente per gli altri ; confeguita da’primi quafi fenza fangue, e lènza combattere, e foggiaciutiuililècondicoldisfacimento, fi potè dire,d’amendue glieferciti, fquarciamenti, &vccifioni generali. Non permife-ro li Bentiuogli, che foife Bologna in alcuna parte moietta tavo- lo fattiui prigioni li conofciuti del feguito del Cardinale, e folo beffeggiata, e vilipefa dal Popolo vna ftatuadi bronzo del Papa, che ftaua sù la facciata del Domo cofpicuamente riporta . Nel giorno vent’vno di Maggio, in cui anco fi arrefe à Bentiuogli la Cittadella, fuccedettero le tagliate, e gli accidenti, di fopra ef-preflì; enei leguente, trattoli il Triultio fino à gl ivltimi confini delBoIognefe, quiuì fece alto, nè volle profeguire ad altri patti contra il Dominio Ecclefiaftico, fe prima non intendeuaperef-pretto la fodisfattione del Rè Luigi. Ma così non già fi rattene il Duca AJfonfo. Ricuperò in momenti ,Cento,laPieue,Cartignuola,Lugo ,etutte Taltre Ter- lmpr^ re, nella Romagna già occupategli, ed’impofleffòttì etiandio di Carpi. Chi vuole bene fa pere quanto pattattèro il cuore del Pontefice quelli ettremi cafi, fe ciò figuri in vn’animo, che impatiente nelT-attendere trionfi, e glorie , conuiene d’improuifo rifentire fiere, ed inafpettate percottè. Intefe , in vece di hauer vinto rinimico efercito, tagliato miferamenteil fuo, ed il Confederato inliéme; ed in vece dell’acquiflo di Ferrara, la grauiffìma perdita di Bologna, e degli altri, già narrati, luoghi. Ma qui nè anco terminarono le fue diiauuenture . Con l’ordine folito di fortuna nelle principiate auuerfità, ella non fi contentò, neH’ambitione fola dominante di colpirlo. Volle anche trafiggerlo nel più viuo dell’affetto . Amaua con gran tenerezza il Cardinale di Pauia. Que-iliarrìuato,chefùà Rauenna,colbiafimodi hauerperdutaBo-wwuU logna, procurò apprettò al Papa di efcufar fe fletto, e di aggra- w°' D d z uare,