748 DE FATTI VENETI I^1’ Era già entrato il nuouo anno, che deftinatialtiiiìmi gli eccidi) nel Regno di Francia, venne pretto à morte nella fua tenera etàjil 'Prdtìcefco Rè Francefco Secondo, fuccededogli Carlo Nono,primo fuo fra-dt franaa tello, di foli anni vndici . Cagionò queftamutatione di Prencipe fTccUìni £ran tnutatione in quei di già iconuolti humori. Studiofa la Ma-dou> cario dre Reina di conferuarii Gouernatrice, & arbitra del nuouo Rè, La Madre fuo figliuolo, e di tutta la Francia, pensò di acquetarli, acquetan-frOifet à do li principali perturbatori con lo accompagnarti loro . Procu-vrenapi r^ ? ec| ottenne dal Parlamento > che veniife deftinato infieme con Ehbfr/ ' effa Tuttore del figliuolo il Rè di Nauarra ; e fece nello tteifo tem-€*»dè, porre jn libertà Condè, fperando con ciò di vnire l’intereife, e di conciliarti l’affetto di amendue que’ Prencipi, ancorché il Duca, & il Cardinale di Guifa altamente fé nepretendefferoaggra-uati. Ciò non baftaua però, quando non fodisfaceua anche a’Po-ìffrc^à poli per la riformata religione . Fece nafcere vn Decreto in ¡cui gli Vgonot- permeteati loro di conuenirti, e di ridurti nei propri; Conforti;, fuori però delle Città, e folamente in Campagna aperta . Ma bene fpeffo gli applicati rimedi; a’ maligraui , in vece di giouare , mortalmente nuocono. Gli Vgonotti da tali permiffioni prefero maggior fomento, nè contentandoti di andar fuori di Città,af-pìdrmTr’ pirarono di fermarti la Sede in vna principale, ed occuparono con crhens f°rza quel la d’Orliens. Dilatandoti per tanto in Francia l’empia infettionej ardendone l’Inghilterra» IaFiandra,elaGermania , e paffata fino à contaminar! Polachi, & à pizzicare qui nell’Italia il Piemonte,fi fentì il ii rapa P°ntefice à premere nel fuo fanto, e paterno zelo. Scriffe ad ogni follecita il Corte per la riduttione del Concilio ; follecitòi Prencipi, acciò concilio. c^e mandaiTero Miniftri di adottrinata virtù , e tutti furonui pretti, eccetto li Protettami di Germania, e la Reina d’Inghilter-Wcoiò ra,Ia quale nè meno volle riceuere, nè vedere il Brieue. Spediuui MatteÒe principalmente anche la Beatitudine Sua più Cardinali, Vefcoui, Ambita e Religioti d’intelligenza profonda Teologica. La Republicain-tori ai et uiouui Nicolò da Ponte Dottor’, e Matteo Dandolo Caualieri, con Antonio Milledonne, loro Segretario; e de'fuoi Prelati vi andarono, in qualità di Legato Apostolico, Bernardo Nauagiero, èt aitn. affunto Cardinale ;Giouanni Triuifano ì Patriarca di Vene-tia, Daniele Barbaro, eletto di Aquileia j;Di Arciuefcoui,Pietro Landò, di Candia, Felippo Mocenigo, di Cipri, Antonio Cocco, di Corfù, Marco Cornaro, di Spalato ; Di Vefcoui, Luigi Pifa-ni, di Padoua4 Federigo Cornaro, di Bergomo > DomenicoBol-lani, di Brefcia, Girolamo Triuifano, di Verona, Georgio Cornaro , di Treuifo, Giulio Contarmi, di Belluno, Giouanni Francefco Comendone > del Zante, e Ceffalonia, Pietro Barbarigo, di Cur-