165 S1DXX, SETTEMBRE. 166 les Boromeo padoano, qual etiam lia provision c alcuni altri. Scrive, esser zonto teiere di Poiana a la duchessa da Bari, come era nato a la Raina soa tiola uno pulo maschio, per il che lì a Napoli dove è dila Duchessa è sta fato grandi letizie di fuogi e feste e processione. Item, scrive che a dì 2 Setembre essa Duchessa havia ordenalo far una bella festa in Castel novo et pranso et poi zostra, e zostrerà el inarchexe di la Tripalda, el conte di San Severino, el conte Alexandro Caraffa e domino Alvise di Gonzaga e altri. Scrive come verso Majorica, uno galiou di zenoesi, veniva di ... . cargo di sede e altro, se incontrò in le barche spagnole state a Zerbi, qual volendolo prender, esso galion combatendo mandò do barche a fondi, tandem fu preso; per il che quelli zenoesi sono a Napoli l’abratiano, dicendo non si soporlerà sle cosse etc. Item, come mandava ducali 30 milia al Re di donativo, di 100 milia. Item, di la morie di . . . gran personagio. Item, come il conle di Montalto voria comprar il ducato di Sora ; ma quelli non voriano. Item, di i l'oraussiti zonli lì con letere li fosse previsto dii viver, tra i qual quel tristo di Hironimo da Renier. Poi sier Antonio Justinian el dotor venuto ora-lor di Franza, andò in renga, et fece la sua relation, la qual fo sapientissima et copiosa. Il sumario de la qual scriverò qui. Et siete in renga zercha bore . .. poi venuto zoso, fo laudato grandemente dal Principe jusla il solito, et cussi Hironimo da Canal stato suo secretano, el si partì. El fu posto per il Serenissimo, Consieri, Cai di XL e Savii, aleuto le oplìme operatimi dii dito Ora-tor in questa legatione, e in ogni altra, e stato pre-son in Franza etc., li sia donato la cadena di valuta zercha ducati 500 che il Cristianissimo re ge ha donalo ut in parte. Ave 58 di no, 150 di si, e perchè la voi li cinque quinti non fu presa. Iterimi baio-lata, 56 di no, 152 di si, nihil captimi, siclié il Cousejo non ge la voi dar, e questa è la gratitudine usala a chi ne serve. Fu posto, per li Consieri, Cai di XL e Saviì, conceder il dazio di miara cinque di cera biancha, qual si manda a Mantoa per far le exequie dii reverendissimo Cardinal di Ferrara barba di esso Marchese, qual sarà da ducali.... in parte et fu presa. Ave 167 di si, 35*di no. Sumario di la relatione fata in Pregadi per 111 sier Antonio Justinian dotor, venuto orator apresso il Cristianissimo re. Come non voleva dir dì la qualità dii regno di Franza, uè de le diade e varie provintie dove era stato con la Cristianissima Maestà in questa soa legatione di anni tre rnancho zorni 14, perchq el sapeva che questi excelentissimi Senatori lo sapea ; etiam per non tediar el perder il tempo in tal cose ; ma diria quello si aspecta a intender a quelli governa le republiche, come è le Excelenlie vostre. El è necessario di sapere la qualità dii re Christianissi-mo e dii suo Consejo; di la intrada el spesa ; come el stà con li principi cristiani, et potissimum con la Signoria nostra, per quello si poi veder, e l’opinion di Soa Maestà. Quanto a la persona, è belissimo di faza e di statura grande e ben facto, homo che porta ogni faticha, savio e mollo discreto, compirà anni 26 a dì 10 di questo Septembre; tamen in ogni occorenza fa risposta da se da excelentissimo et prati -cho Re, che si poi dir gralia data da lo eterno Idio. Ha gran piaceri di caze e andar a piaceri, perchè etiam la età porta cussi ; honora mollo sua madre illustrissima Madama, la qual è sapientissima dona, et ogni zorno il Re va da Sua Excelentia, ossia poi pranso e poi cena a rasonar con lei di tutte teiere, e cossa li hanno exposlo oratori ; sictiè il tulio con lei comunicha, el balla in lauta reverentia, che si lei è in una sala e il Re intra ti fa molte reverentie, subito visla, poi andato apresso sempre con la barela in man quasi in zenochio ne le parla, e l’ama supra modum, e lei Soa Maestà. Poi assai etiam in consulto monsignor di Boissì gran maestro, qual fu preson qui, et Ruberlet, per esser pratico di Sialo el la natura sua è ben nota a questo Excelenlissimo Stalo, è homo sagaze et usa il Gran Canzelier in far scrilure e dove acade scriver, per esser sapientissimo el mollo exlimato. Slima molto monsignor di Lulrech, qual era al governo di Milau e dia tornar, maxime in cosse di guerra, e dove si parla di cosse di militia lui è il primo. Apresso il Re vien il Gran contestabele duca di Barbon suo cugnado, che è dii sangue; monsignor di Vandomo e altri, ma non sono dii Consejo secreto. Vi è il Gran scudicr signor Antonio Maria di San Severino, che è italian, qual ha grande inlrada, e alende al suo officio. Nominò altri capitani e gran maislri etc., che sono a la corte, e il duca di Lorena e il duca di Navara eie.