UBRO DEC IMO OTTAVO. 7*7 non haueuano potuto il giorno, (montarono in numero di venti- pì stare* mila ; innalzarono fubito i terreni, e le trincee, & fpedirono auui-no’ ilàDragut , perche tofto fi conduceiTe colà anch’egli. Mudata, ch’era il Generale da terra , fi lanciò per primo attacco contra Malta Vecchia ; ma vna fortita di Caualieri, & vna gran falua di Cannonate, lo coftrinfero frettolofamente à ritiraruifi. Sorgendo fopra llfola in valida difefa tré Fortezze , l’vna poco dittante ... dall’altra , San Michele, Sant’Ermo , & il Borgo ; fuui qualche MaltaVec-dilcrepanza trài Capi Turchi , quale fi douea d’efle attaccar perchu' prima . Muftafà voleua il Borgo, Piali Sant’Ermo ; In quefta finalmente ambi conuenuti, arriuarono fra tanto , Dragut con tredici Galee di Tripoli, & Vluzzali con altre fei della guardia di Aleifandria . Eretti fubito coftoro più Baftioni, e piantateli! fopra le Artiglierie, tormentarono incettantemente le muraglie per dodici giorni continui. Nel decimoterzo corièro tutti feroce- S'impairo. mente ad affalirevnRiuelinOjdi cui fi refero allVltimo Padroni. nifeonodr Poftifipoià tentare l’espugnatione di Sant’Ermo, fpalancarono ,£> à forza d’infiniti colpi le breccie, ed attaccarono con tutto il pie- ffsdt'Er-no del potere. Molti di que’Caualieri , feguitati dal fiore delle «»• militie, fi prefentarono coraggiofamente loro alla fronte, nè mai fi potrà dire à battanza le priioue di eltremo valore , fatte da etti in quel combattimento apparire. Publicollel’efito, poiché rifpin- E y>i fono fero gli aflalitori, con la morte di più di due mi la, e folamente diubmath lorofettanta , trà quali però fi numerarono venti Caualieri . Da queftoben fortito faccettò conceputa vna gran fperanza i Malte-fi , per porgerla maggiore loro ancora, occorfe il naufragio a nemici di vna Naue , carica di poluere , pale, ed altremunitionida guerra in quantità, con quattrocento Soldati Gianizzeri. Nondimeno vehementi, deliberati, e numeroii i Turchi, nè intimori« ronfi,nèftancaronfi. Gittatoàterravn’altra portione di muraglie , replicarono vn’attalto attai più terribile del primo ; poìvn altro, e vn’altro, e finalmente ridotta la Fortezza poco meno, che in pianura aperta , benchefuenata di loro gran gente , e benche ìnterfetto Dragut , dieronui nel giorno della Vigilia di San Gio uanni generalittìmo il quinto, che durò dallo fpuntare del Sole fi- affali1 con no al mezzo giorno . Furono anche in quefto incontro inenarra- l^ut.di bili le prodezze dei difenfori ; ma fempre continuando àcaderne fotto il ferro, Io fletto Gran Maettro, non vedendoli più imitato , nè per vigor, nè per numero di potere maggiormente regger-fi, mandò efprettamente ad efortarli di ritirarti, òin San Michele , ò nel Borgo , poiché per voler preieruar’oftinatamente quella Fortezza , farebbe dalla perdita ineuitabilefua, confeguitata irreparabilmente quella ancora infieme dell’altre due. Non vollero