LIBRO DECIMO SESTO. 677 ri fpignetTéro, ed egli, eCefare ànuoui abboccamenti infierne. Già tè nera fatta l’efperienza , quando amendue fi ritrouaronoà Nizza, & à Marfilia , per metterti in pace, e per la pretenfione d* ambi sii Io Stato diMilano,erafi difciolto il tutta. Conueniua per ciò temere la República ragioneiioìmente, che mentre non fe lo poteuano l’vno con l’altro cedere d'accordo,ne ritrouaiTero com-penio con qualche altro ettraneo Stato, e facilmente col Yenetia^ no vicino. Sopra tali graui, e fcabrofi rifleifi fu deliberato di rifpondere, e fi rifpoie al Cantelmi in generali termini di aggradimento fenza pofitiuo impegno ; con che Iicentiatofi^partì per Coitantinopoli./K<4- ' Accordatoti trattanto dalle fopradette Maettà il loro abboc-camento in Francia, e con ciò verificatofi il già diuulgato concet- cefi. to , crebbe via più la gelofia di qualche recondito miftero . Non \lftKb~ potea fupporfi mai, nè che andatTe Cefareà depoiitarel’Impe-bd°eci^% riale fua perfona dentro al Regno d’vn Prencipe inimico ; nè, che ctfore'jn fotfe facile di riconciliarti quiui ciò, che dianzi era Itato fempre ir-*Var,&l * reconciliabile . Ma venne poi àconuertireil dubbioquafiin certezza quello, che iuià poco fuccedette . Sifentì , che i detti due Prencipi, corriípondendofi infierne di opinione, e d’intere ile, ha-uea ciafcheduno concertata la miffione d’vn fuo qualificato Mini-itroà Venetia , per dar notitia alla República dello inabilito abboccamento, ed eccitarla, chegià douendo ièguire tràlorola pace , fi preparatTe àimpugnar*anch’ella Tarmi vnite contra gli Infedeli, per abbatterli, e per coronare di vn’intera gloria i Prencipi Ghrittiani , Era fiato promotore Cefare di quetta fpeditio^ ne . Premendogli più fempre, che il Senato non fi conduceife à far pace con gli Ottomani, ne hauea ricercato il Rè, e ve lo hauea l oro M. perfuafo . Dettino Cefare dunque ilMarcheiè del Guaito, Go-wf7n¿^-uernatore allora in Milano ; il Rè lo fece di Monfignore Anibao,>,etu ' Marefcial Generale nel Piemonte! e pochi giorni dopo qui ambi-due comparuero. Obligo l’eleuata loro conditione nelle cerimo- 11 \ r • n a * > * • mente aù* me alle più conlpicue forme. Ando Joro incontro gran comitiua coitt\ di Senatori con la Naue Bucentoro , feguitata da fette Galee , e furono fplendidamente alloggiati, efpefati col denaio degli Erari; . La loro prima vdienza folennizoifipubJicanellaiala mag, giore del Regio Palazzo , quetta vertando trà termini officio iì femplici • & il giorno dietro, nella feconda, chefùfegreta, edà porte chiufe nel Collegio, parlò il Marchefe del Guaito, etten-dendo in foitanza l’officio fuo » Che amica, e confederata la República dell' Imperatore, h me ato Sua Mae/là fpedito a parteciparle ; Ch'efsendoft trà efsat e'I Re di Francia già ridot te le cofe àfègno dvna calere. e [incera pace> rimane a,