¿68 DE FATTI VENETI Nulla egli muoueuafi agli offici;. Procedeua pigramente al folito nello prepararfi alla guerra . Sidichiaraua difpoitodi paffar’effo perfonaimenteinLeuante : mainvececonciòdiappianare,anzi aggiugneua le difficoltà, peri vaili preparamenti, che farebbero itati di conuenienza ad vna tanta moifa. Mancaua in fomma con abbondanti promeife al più neceifario de' fatti, e lafciaua la República immeriàtrà tutti li pericoli , e tutte le afflittioni. Ella nonometteua per ogni via potàbile di premunirli da fe iteffa.Dif-mÌt?n. penfaua Paten ti di nuoue Ieue,per rinforzar gli prefidij ; Alleftiua mi. ' perTArmatadell’altreGalee ; Scrifle inCandia, perche fene preparaiièro vinticinque, & ad oggetto, che non mancaifero mai remiganti à quelle,che di tempo in tempo qui iìarmauano, furono defcrittitràgl'ArtiilidellaCittà quattro mila huomini, obli-gandoli quattro volte ogn’annoà montare sùgli Arfili, deilinati Tde rem ^ ^ queft'effetto, per eiercitarfi, & affuefarii al Remo ,ed allettotà a. ** in loro la gara col premio di alcune efentioni, concedute à quelli, che giugneuano al prefiiso luogo i prim^ Non più trouatoiì in iilato il Cappello, per le fue continuategli indifpofitioni di ritornatali’Armata nella fua carica Generalitia» Cionanni fuuideilinato Giouanni Moro, ch’era ancora Generaledell’armi p!tJvoCcè> inCandia ; Ma elettoui appena, capitato auuifo à Venetia, ch’era itato infelicemente vccifo da colpo di gran faifata nella teila,men-Edfcdfo tre s’era i pinto ad acquetar’vn tumulto inforto trà le militie Gre-* che, ed Italiane, fù eletto in vece fua Tomafo Mocenigo , Senato-)ìmom re di pari valor*, e concetto. • Il corfale Dragut, che hauea Barbaroffa al iuo ritorno in Co-ftantinopoli lafciato nel Golfo di Lepanto à icorrere i Mari, non mancaua in tanto d’ogni trauagliofa infèilatione . Tratteneuail d’ordinario coituià Paxù con trenta legni trà Fuile, e Galee, ben’ armati \ Portauafi di quando in quando nel Porto di San Nicolò, diilantedaCorfùquattrofoli miglia, elanciauafi tal volta di fu r- duZfutto veloce fin’en tro allo ileffo Canale, rapendoui qualche Vafcel-corfde à J0) ò altro Nauilio , che gli fi prefentaua opportuno. Francefco * PafquaJigo, chera colà Proueditore dell’Ifola, fdegnoffi della temerità di coitui. Rinforzò dodici Galee, e fcaglioffi con effe fuo- vaTùtil ri» Per reprimere alcune Fuile, che per quell’acque allora andaua-go Protte- no fcorrendo. Eran’eilè vna rete orditagli dal medefimo Corià-fénr^pn le, per coglieruelo dentro . Finfero di darfiverfo il Golfo dell' Arta alla fuga, & egli infeguendole, feguitòl’inganno . Spintofi auanti, fi fcoprì per fianco Dragut, feguitatodatuttoilreftante dei legni, che trattofifuori del Paxù, s’era incamminato col Ven. to in fauore, per aifalirlo. Trouandofi il Pafqualigo troppo infe* riore di forze, per affrontarglifi, conuenneriuoltarfifrettolofa. ..i mente