LIBRO SECONDO. uolo di quell’Antonio, ch’era fiato eiìliato dalla Patria per im- dmaii à putatione,di non bene intefa condotta contra i Turchi, e che poi ^oma' tagliata la fentenza fua condannatoria, per elfere difordinata-mente feguita, era ritornato nella gratia publica, e trouauafi allora attuale nel Collegio trai fei primi Saui; delle publichecon-fulte, edirettioni. Fùfcrittoad ambi, che fi con^uceíTero fenza indugio innanzi'^. ng M al Pontefice, e gli eshibiifero la fubita, e libera rilafsatione, non Senato, che folo d’Arimini, e della Rocca di Faenza, maetiandio di Rauen- " Jp0». na, eCeruia, vltimamentedalla Santità fua ricercate. Faceife-ro rifuonare il merito di vna diuota, e pronta raifegnatione del- da ini n. la República, laquale abbandonaua volontariamente l’ampiechieñe* ragioni, ed igiuftifTimi titoli fuoi foprale medefime Città,per folo filiale riipetto ì&oiTequio. Suegliaffero con ogni diuota, & humile efpreillone il debito in lui, come Padre Santo, e comune , di conferuare il fangueChriftiano, e la libertà dell’Italia, nel cuifenoripofaua trionfante l’adorata Sede ; e procuraflero, che fidegnaife oramai di riuolgere la fua pietà in follieuo di Prencir pe, che hauea tante volte, e contra nationali, e contra barbari, conferuato religiolamenteil dominio, efaluato il rifpetto, e la vita de’ Santifsimi Vicari;, fuoi Predeceifori. Per l’imperatore, fu fcelto Antonio Giuftiniani d’intelligenza , e maturità adeguata. Era flato deilinato dianzi Prouedito- gì3K»* re à Cremona, e trouauafi allora per partire. Fugli commeffo ; ' ChefidoueiTe volgere verfo Trento ; Che riferito quiui à quel dtipevato-Vefcouo l ordine fuo di trasferirfi Ambafciatore à Mafsimiliar "’ruecm. no, lorichiedeffe di ficurezza al viaggio; Che ottenutala, Scmifsioni' arriuatoui, offerifce alla Maeilà Sua le prenarrate Città del Friuli &litria; Che quando anch'egli pretendeife tutte l’altre, comprefe nelle diuifioni, tentaffe col raccordo, con figliatoli dal Barbo, che generofamente le lafciaife alla República, per douerle riconofcere dalla lua bontà; Che auualoraffe il tutto con ampiriflefsi all’arme Francefi, già vittoriofe, e trionfanti, ed in atto, ed in potenza di toflo vniuerfalmente opprimere la libertà delMtalia. E nel rimanente poi, quanto alle forme del dire, doueffero effere i fuoi concetti foilenuti dentro à quelle proprietà, emifure, ch’erano douute trà due Pren dpi; IV no, che per le proprie fue forze, e per le vittorie de’Collegati, non richiedeuaminaccie; l’altro, che trà confufe anguilie ridotto, ben douea dolcemente efprimerfi; ma non già con tale debolezza, e degettione, che gli ofcuralfe la Maeilà del Prencipato,mentre cercaua di conferuarfela , e in vece di perfuadere alla pace, feruilfero le prollrationi vie più à gonfiar, e deliberar alla K 2 guer-