LIBRO TERZO. m fatte brauamente ritornare addietro da più fquadre, che fuori v* fortiróui.Tokofi pofciaMaifimilianoda quella parte,pafsò à Li-mena, Villa fopra la medefima Città quattro miglia incirca. Qui-ui pure corredo la Breta,fà due rami di fe fteifa;l’vno il nominato di Vigodargine;raltro,che s’incammina verfo Padoua, vi entra, la fende in più luoghi,le circonda gran parte delle mura intorno, e che poi per tratto diritto di cinque miglia difcoftàdofi al di fot-to fino ad vn luogo detto, di Strà, colà viene à ricongiugnerfi con l’altro ramo di Virgodargine, doue fattoi! in vn letto,& alueo fo-Io,iène và aU’ingiù.Preiè Cefare à Limenavna Rocca,fopraftan- ^l^CCd te ài detto fiume,guardata da foli ceto, e cinquanta Fantini quali, * umana. benche al primo aifalto fi arrendettero,furono in ogn i modo tutti tagliati à pezzi. Studiò prima egli di togliere, e diuertire da Padoua quell’andante portione di Brenta;ma tofto cangiatofi di có-figlio, fece difmetterne i lauori, e fi riuolfe col penfiero altroue. Corre vn’altro fiume nel diftretto Vicentino,detto il Bacchiglio-ne, fino ad vn Villaggio,chiamatofi,Lungara,cinque miglia cucito di fopra à Padoua,e quiui pur’ei diuidendofi in due rami,ne và Vuole dh vno ad accópagnarfi con la ftefsa Brenta al Baftanello, luogo vici- «wìr u no alla Città,d’indi paisado per eilà vniti,e trafcorrendo all’ingiii, n'eHU ' come già se detto;l’aItro inuiafll à ritrouare la Terra,ed il Caftel- Io dEfte. Procurò Cefire di tagliare il corfo al primo, per farlo andar’intero, ed in vn'alueofolo verfo la predetta Terra, e man- ,on*' douui àtal’effetto degli operarij, e molte fquadre di militie in fomento,ed in aiuto; Ma quefte incontrate à cafo dalla Caualleria Leggiera Veneta,che andaua le ftrade battendo, taglionne ella à T -pezzi vna buona parte;l’altra le cadde nelle mani viua; e quiui in - gli della. ciapatofi vn'altra volta nella rete quel Manfredo Facino, che fù £3». rilafciato in libertà dal Gritti,come amico fuo,hora di belnuouonetl' delinquente, e reiofi indegno digratia, fello morire impiccato. Succedettero in tanto due fatti altroue,nè meno eiiìfauoreuoli agl’imperiali. L’vno occorfè à Tencarola, poco lontana da Padoua. Que Contadini habitanti, ben fortificatili dentro, furono da più fquadre con grande impeto affatoti; Ma tofto volati loro in foccorfo li noftri Leggieri Caualli, ne vccifero vna buona parte, epofero l’altra in fconcerto, e in fuga. Iliècondo difa-ttro auuenne loro proiiimo à Vicenza. Conduceua il Conte Fe-IippoRoftì, fcortato da trecento Caualli,alcune artiglierie, & càULen' alcuni Carri di munitione all’efercito Imperiale. Fù d’improui-fofoprauuenuto daGiorMaria Fregofo, che l’attaccò; lo viniè ; lo fé prigione, e gli tolfelemunitioni, eie artiglierie medefime. Andauano fempre giugnendo in mentre nuoue militie à Maflì-miliano, il quale deliberatofi alla fine di non più differire l’attac- CL c° di