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MDXX, LUGLIO.
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Re tornerà su l’ixola d’Ingallera et l’Imperador anelerà in la Fiandra.
    Da Milan, dii Secretano, fo letere de occu-rentiis.
    Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato podestà a Brexa sier Marco Loredan l’avogador di Comun, qual non era a Consejo, ave 572 de si, 537 di no, e cussi la volta eh’è sta fato Podestà a Bi’exa pas-soe, e tutte le voxe passò. Fossemo pochi per el grandissimo caldo.
    Noto. Eri, a hore 22, in l’auditorio in Terranova, dove si leze grecho, et lezeva etiam Raphael Regio, che è morto, in Immanità, uno suo discepulo qual studia grecho sotto Velor Fausto, docto in Immanità, nominato Albertazo da Castel Franco, non avendo potuto el zorno del funere dii prefato Regio, in San Anzolo far l’oralion perchè quel pa-iloan la fece, eri tuo’ invidati molti, ditta oration recitoe a hore 22: fu ciocia et ben pronunciata.
    In questa matina, vene in Colegio con li Cai di X Nicolò Brevio gaslaldo dii Serenissimo, el mandato fuori sier Alvise Mocenigo cao di X, sier To-mà Mocenigo savio a Terra ferma, el dito si dolse dii caso sequìto eri in corte di Palazo, che volendo retenir sier Cario di Prioli, li baslò l’animo a sier Zuan Francesco Mocenigo qu. sier Lunardo luorlo di man di comandadori, et dir a esso ga-staldo grandissima villania : dizendo, la leze voi pagi dii suo et sia bandito chi tuo’ una persona per debito di man di officiali, et che per il dirli villania, merita esser punito. Unde il Principe molto caldo
lo	commise ai Cai di X. Tamen la cossa fo conza col creditor premesso, sichè fin uno anno haverà li sci danari, e si tien non sarà altro.
    In questo zorno, fo scrito per l’universo Colegio a sier Piero Trun podestà et sier Nicolò Zorzi capitano di Brexa, in risposta di soe di 22, scriveno
che il reverendo domino ......episcopo di Cao
d’Istria, qual fo mandato de lì in loco dii Legato a far inquisition contrati »trìgoni di Valchamonica etc. el questo voleva in le man 4 over 5 strigoni rete-nuli dicendo erano, e l’à presi, per lanto li scrivemo che loro rectori si fazino dar li processi formati con-tra di loro, e li mandino de qui, né fazino innovar alcuna cossa, nè lassi far execution alcuna senza or-dene nostro.
    Fo scrito ai rectori di Verona, dagino danari di quella Camera per spese a sier Valerio Marzelo savio a Terra ferma, vien in Colognese a far le mostre de le zenle d’arme, qual si farà Mercore a dì primo Avostoa Cologna.
I Diarii di M, Sanuto.— Tom. XXIX.
    Et a dì 24 fo scrito, per Colegio, al magnìfico missier Zuan Balista Spinelli conte dì Chariati, qual si parie di Napoli et va in Spagna, et domanda sai-voconduto passando per i lochi nostri. Li fo scrito non achade salvocondulo, e per amor li porlamo et per la observantia si ha a la Cesarea el Catolìca Maestà, pur se li fa de. E scrito ai rectori di Verona, inteso di lui, mandi Anzolo Juslo conira a «impagliarlo etc.
     Fo scrito a li rectori di Brexa, dii loco di Caneto qual il marchese di Manloa pretende sia suo, el loro voi esser sotto la Signoria nostra; però se informino di la juridition e avisi.
    Fo scrito al Conte e provedador di Liesna, non tiri la galia in terra, ma la legni cussi, et li danari per armarla intacli.
     Nolo. A dì 23, a requisition di Foratoi* dii Chri-slianissimo re, qual solicita la cosa di villani di Uria-go, e per Colegio li fo fato una patente che dove se ritrovi dilli villani facinorosi di Uriago che amazò quelli signori francesi li debano far relenir eie. Et nota, fo assa’ parole in Colegio per li villani erano slà lassali di Cabioni, dicendo non si dovea lassar senza suo voler.
    A dì 26. La matina fo letere di Hongaria di 42 sier Lorenzo Orio dotor, orator nostro, date a Buda, a dì 6 Lujo. Avisa, come turchi hanno preso uno caslelo vicino a Jayza; eh’ el Ban di Jayza li fo contra, el qual fo preso da ditti turchi con oc-cision di molti : sichè, siben sono in trieve con turchi, è pezo si fosse in guerra. Scrive, la Maestà dii Re si parie et va in Possonia per esser a parlamento con el barba re di Poiana, et partirà a di.., el qual Re è acordalo col Gran maislro di Prussia, e per il Stato tien li è fatto suo tributario. Scrive altre parlicularità, come diffuse dirò di sotto.
    Da poi disnar, fo Consejo di X semplice. El assolano uno presonìer, stalo in preson uno anno, imputato di sodomitio, nominalo .... da la Zuecha, incolpa da una femena. Item, feno salvo conduto ad uno citadin dì Crema, chiamalo .... Benzon, al qual in questa guerra sier Borlolamìo Contarmi retor e provedador di Crema, atento lì soi meriti verso la Signoria nostra, li fece salvo conduto, et per li Avogadori di commi sier Marco Loredan e sier Mafio Lion, a requisition di la parte adversa, fo intromesso et menalo in Quarantia novissima e pochi zorni fà tajà dì una balola, perchè el ditto reclor non havìa auctorità di fargelo. Hora ino’ il Consejo di X li parse dì far ditto salvo conduto al prefalo per anni 101; sichè dii delieto fece è slà assolto.
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